Al passo con i tempi e con le disposizioni previste dal Psr 2014/2020, il Gal Daunofantino allarga i propri orizzonti e rivitalizza la propria veste, integrando nel proprio Piano di Azione Locale la risorsa mare. Un territorio eterogeneo e variegato, quello daunofantino, che vede comporsi da sei comuni, di cui quattro si affacciano sulla costa adriatica, e che non poteva più sottrarsi ad una logica plurifondo in modo da sfruttare organicamente sia il fondo rurale (FESR) che quello destinato alla pesca (FEAMP) per un supporto concreto alla realizzazione di progetti innovativi, sostenibili e al passo con i tempi e con le nuove esigenze del mercato.
Quale soggetto promotore di uno sviluppo integrato, innovativo e partecipato a reale beneficio del territorio, dunque, il Gal Daunofantino, come ribadito anche dall’approccio Leader+, ha previsto un sostanziale coinvolgimento degli stakeholders, quale elemento imprescindibile del processo di programmazione che deve contribuire a migliorare l’efficacia degli interventi che saranno realizzati. A tal fine, è stata prevista l’organizzazione di un incontro di discussione con il mondo della pesca, svoltosi lo scorso 8 luglio a Manfredonia presso la sede della coop. Santa Lucia, in cui tutti i soggetti coinvolti hanno potuto esprimere le proprie istanze ed è stata data loro la possibilità di trasmettere contributi ed osservazioni che tenessero conto delle specifiche esigenze ed esperienze.
Obiettivo dell’incontro è stato illustrare la novità del plurifondo, proponendo un’analisi del contesto del settore pesca e accogliendo proposte di sviluppo dalle associazioni di categoria, (tra cui erano presenti i rappresentanti di LegaCoop, ConfCooperatove e AGCI) tutte chiamate ad un’azione di responsabilità e a condividere il cammino intrapreso.
Dal tavolo è emerso che i principali problemi della marineria di Manfredonia sono legati alla commercializzazione del prodotto ittico all’ingrosso e necessitano di una forte promozione su scala nazionale della qualità del pesce del golfo nonché la possibilità di essere sostenuti in attività di diversificazione quale il trattamento delle taglie minime. Il comparto chiede, in previsione delle norme comunitarie che entreranno in vigore il prossimo anno, un affiancamento alla formazione rispetto alle nuove disposizioni di legge. Altresì che la formazione e recupero dei vecchi mestieri vengano inseriti nel periodo del fermo biologico. Sebbene un punto di forza rilevi che la marineria di Manfredonia risulta completa per dimensione delle imbarcazioni e per tipologia di pesca si evince una concentrazione della domanda in pochi soggetti per la vendita all’ingrosso.
“Partendo dall’esperienza maturata nelle scorse programmazioni – ha dichiarato il Presidente Michele D’Errico – e dalle istanze dei territori rurali e costieri, il Gal Daunofantino sarà impegnato, a tutti i livelli, a favorire politiche di tutela e salvaguardia di beni culturali, naturalistici, paesaggistici e sociali presenti nelle aree rurali e costiere, a favore di un integrazione territoriale dell’impresa agricola e della pesca diversificata, con effetti sinergici a vantaggio del benessere dell’intera comunità locale”.
Anche nel comparto della pesca dunque emerge un forte bisogno di creare reti e sinergia tra gli attori locali.
Il Gal Daunofantino, non può che registrare e recepire le esigenze emerse e, in base alla normativa in vigore, impegnarsi ad inserirle nel nuovo piano di azione locale per sperimentare nuovi processi partecipativi e strategie di sviluppo.