Domenica 24 Novembre 2024

Gatta a Piemontese: “Se non cambia l'ordinanza è a rischio stagione balneare”

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“L’Assessore regionale al Bilancio e Patrimonio probabilmente non ha molto tempo da dedicare alle vicende del Demanio Marittimo che, seppur di sua competenza, sono gestite da un funzionario regionale. Funzionario che, peraltro, ricoprirebbe una posizione di incompatibilità con il suo doppio incarico: quello da assessore al Demanio presso il Comune di Trani e quello ricoperto nell’organico dell’assessorato. Pertanto, invito Piemontese a guardare con attenzione a quanto accade nel suo assessorato, tutelando le ragioni degli operatori e di tutto il settore turistico pugliese”. Lo dice in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Oggi – prosegue – sulle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno, il professor Aldo Loiodice traccia un quadro preciso della situazione, così come lo ha fatto anche, il giorno prima, un importante dirigente dei Sindacati Balneari pugliesi, come Fabrizio Santorsola. Accanto alle loro autorevoli posizioni, poi, ci sono numerosissimi articoli giornalistici che riportano la notizia dell’interdizione di decine di chilometri di costa nel Salento. Tratti peculiari della terra salentina, colpiti dai provvedimenti perché non si è provveduto ad alcun intervento di salvaguardia della costa e delle falesie.  Il presidente Emiliano – accogliendo i nostri appelli che durano da almeno sei anni e fiutando l’occasione storica per la Puglia di divenire la punta di diamante del turismo euro-mediterraneo – ha dato un input chiaro e netto: lidi aperti tutto l’anno.

Tale ordinanza, necessaria, che andava emanata già da tempo, non solo non ha semplificato la burocrazia nel settore, ma ha anche creato non pochi equivoci interpretativi. Il risultato è che ci sono Comuni paralizzati, invitati ad inutili conferenze di servizi a cui la Sovrintendenza non partecipa, e lasciati assieme ai concessionari senza le dovute direttive. È quanto ha esaustivamente chiarito oggi il prof. Loiodice, in linea con le proteste che registro a Manfredonia e sul Gargano. Senza creare ‘allarmismi’, poi, inviterei l’assessore regionale a modificare ad horas anche la norma sulla gestione delle biomasse, la raccolta di posidonia, introdotta silenziosamente: la disposizione, infatti, richiede che ad ogni venticello di maestrale, venga  osservato un mese di sospensione della balneazione per consentire l’iter procedurale per le autorizzazioni al prelievo e al conferimento delle alghe.  Già alcune Capitanerie di Porto, senza neanche dare il tempo di leggere le nuove norme, hanno sanzionato alcuni lidi dopo solo 2 giorni dalla pubblicazione dell’Ordinanza. Ci vuole obiettività per individuare ciò che necessita al settore: la LR 17/2006 avrebbe dovuto sanzionare i Comuni inadempienti al Piano Comunale con la nomina dei commissari ad acta… Una norma sanata lo scorso anno ma ancora oggi inapplicata in tante parti. Si faccia un accordo con la Direzione Regionale Marittima che può, con competenza e professionalità, dare sul tema un importante contributo”.

“Sono  certo – conclude Gatta – che all’assessore Piemontese, adesso, risulterà assai arduo tacciare di ‘allarmismo’ coloro che, recependo le istanze del territorio, sollevano questioni nell’esclusivo interesse della comunità. Ci vorremmo misurare su queste circostanze concrete, piuttosto che prestare il fianco a duelli politici e dibattiti polemici che non interessano i cittadini e gli operatori del settore”./

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