Foto della settimana di Antonio Matteo Esposito
Città: Manfredonia
Titolo della foto: Come si distrugge un parco gioco
Luogo della foto: Viale Michelangelo
Descrizione: Mentre i bimbi distruggono un parco, i genitori stanno a guardare.
Foto della settimana di Antonio Matteo Esposito
Città: Manfredonia
Titolo della foto: Come si distrugge un parco gioco
Luogo della foto: Viale Michelangelo
Descrizione: Mentre i bimbi distruggono un parco, i genitori stanno a guardare.
IL COMUNE DI MANFREDONIA E INVITATO A DENUNCIARE AGLI ORGANI COMPETENTE I GENITORI DEI MINORENNI E DEVE CHIEDERE ANCHE IL RISTORO DEI DANNI MATERIALI E DELL’IMMAGINE DELLA CITTA’! SE CI SONO FOTO E VIDEO CHE IMMORTALANO LE SCENE DISGUSTOSE NON DOVREBBE ESSERE DIFFICILE PER LE FORZE DI POLIZIA RINTRACCIARE I RESPONSABILI! PUNIRE POCHI PER EDUCARNE 100 O 1.000!
Usate foto e video per sanzionare i padri e le mamme degne di questi pargoli.tali padri tali figli
Nei parchi qui in Germania e’ scritto”Il parco e’ affidato all’educazione dei cittadini”
Qui invece non c’è scritto proprio niente perchè siamo una massa di ignorantoni che non sappiamo neanche leggere.
Nei parchi qui in Germania e’ scritto”Il perco e’ affidato all’educazione die cittadini”
SI SA I GENITORI SONO IMPEGNATI A FARE I ZING RAMINT …E POI SI VEDE CHE AL BAMBINO LI SERVE UN PO DI LEGNA PER QUESTO INVERNO ….RIDIAMO VA IL BELLO E CHE POI I GENITORI STESSI PARLANO MALE DI MANFREDONIA E DELLA AMMINISTRAZIONE CHE NON FA MAI NIENTE PER IL PAESE
Che dire…. le colpe dei padri, in questo caso, ricadono sui figli….. ma sopratutto sulla non vigilanza di chi preposto…. alle telecamere…. ed al mancato pronto intervento….
Ma quelli non erano le aree degli “orti”…. di cui oltre alle aree assegnate si sono spesi tanti soldi e tante giornate/ore, di pubblici dipendenti, per regolamentare qualcosa che non ha mai funzionato….
Tale progetto è stato voluto più da qualcuno per farsi pubblicità e non dai cittadini del quartiere, che magari lamentavano la sistemazione delle strade del quartiere….
I genitori stanno a lamentarsi su Stato Quotidiano nel frattempo