Notte da emozioni forti allo Zaccheria, pieno ancora una volta come un uovo e bardato di rossonero (secondo sold out consecutivo), dove i ragazzi di De Zerbi, così come avvenuto due settimane fa contro l’Alessandria, gettano il cuore oltre l’ostacolo e con una gara improntata sulla cattiveria agonistica, sulla grinta, la voglia e la fame di vincere, surclassano i giallorossi salentini saliti in Capitanata con l’intento di ribaltare il risultato dell’andata, che li aveva visti già soccombere in casa propria al Via del Mare contro gli scatenati satanelli foggiani.
Ma le intenzioni bellicose (a parole) di mister Braglia alla vigilia, si spengono sul nascere lasciando subito strada alla partenza a mille del solito Foggia, che irretisce gli avversari con la sua manovra avvolgente a ritmi vertiginosi, e come un serpente a sonagli gira e rigira attorno alla preda, cercando lo spiraglio giusto per affondare il colpo fatale.
Il pubblico sugli spalti è da delirio, l’entusiasmo è alle stelle, i giocatori del Lecce sono esperti e navigati per resistere all’onda d’urto, ma non è così, non è possibile, non sarà possibile, stasera.
Il Foggia ci prova già, si capisce lontano un miglio che non cercherà una gestione sparagnina del risultato favorevole (2-3) dell’andata, che non punterà ad un pareggio: “voglio che i ragazzi scendano in campo per vincere, con l’idea che sia una gara secca”, aveva tuonato in settimana il tecnico bresciano.
Infatti le occasioni fioccano, il Lecce, anziché avanzare e prendere campo, arretra, soffre, arranca terribilmente.
Al 18’ Riverola scambia con Chiricò, serve in uno spazio di campo che lui soltanto col suo genio riesce a percepire l’esterno Di Chiara che sta intanto avanzando dalle retrovie a grandi falcate, si infila, entra in area, tira ad occhi chiusi, ma uno strepitoso Perucchini gli devia il pallone di un soffio sulla traversa.
Ci riprova Sarno al 24’, servito dal solito Riverola (migliore in campo insieme a Vacca), dal vertice destro, a liberare il suo tiro a giro, che si spegne di un soffio a lato, alla destra del portiere giallorosso.
Anche il Capitano ha la palla buona, dinanzi al portiere, ma cicca clamorosamente per esserci arrivato stremato.
In una ripartenza leccese, su una fase difensiva non perfetta tra Loiacono e Coletti, la sfera perviene sulla sinistra a Doumbia che non ci pensa due volte e lascia partire un gran tiro che finisce alto sulla traversa. Pericolo scampato.
Termina il primo tempo: 0-0, sembra la replica di Foggia Alessandria, anzi, non sembra, è così.
Il Foggia inizia il secondo tempo così come aveva cominciato il primo: gran possesso palla, velocità, scambi a ritmi vertiginosi, pressing a tutto campo, Antonio Vacca ed il Capitano sette-polmoni a centrocampo a costituire una diga invalicabile, Salvi e Papini soffrono, diamine se soffrono.
E all’improvviso, quando meno te lo aspetti, un lampo di luce abbaglia lo Zaccheria: un ragazzino catalano venuto dalla cantera riceve palla da Coletti sul limite del fallo laterale sinistro, si sposta verso al centro, avanza, sta quasi per crossare ed invece …… esplode un missile terra aria telecomandato da trenta metri che si spegne nel sette alla destra di Perucchini e toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali.
Un boato incredibile scuote il cielo di Foggia, 18.000 fortunati allo stadio, migliaia sull’isola pedonale dinanzi al maxischermo, tutta la città in casa davanti alle tv di mamma RAI.
Il Foggia ha fatto gol, e che gol !!!
Marti Riverola “spacca” la partita, il Lecce capisce che è quasi finita, ora deve farne due per andare ai supplementari.
Moscardelli, uno che non molla mai, lotta, sgomita, urla tutta la sua rabbia: entra in area, spara verso la porta foggiana, ma Narciso esce e compie una prodezza, deviandogli il tiro in angolo.
Sul susseguente cross lo stesso centravanti barbuto salentino gira in modo perentorio di testa, ma la sfera termina di poco a lato del palo di destra.
Il Lecce crede nel pareggio, avanza il baricentro del gioco, ma presta il fianco alle ripartenze letali del Foggia: una prima volta Sarno si invola tutto solo verso l’area, ma si allunga troppo il pallone e ci arriva prima Perucchini, la seconda volta no.
L’azione si sviluppa sulla sinistra, lancio lungo di Vacca a cercare Chiricò sull’out di sinistra, il funambolico attaccante salentino (ex dal dente avelenato) ubriaca con una serie di finte il diretto avversario e pennella un cross-assist al bacio sul secondo palo per Vincenzino Sarno che col piattone infila sul primo palo il portiere giallorosso che nel tentativo vano di respingere, entra anche lui in porta assieme al pallone.
Esplode lo Zaccheria in un urlo liberatorio, forte, fortissimo, molto più forte del precedente.
Corre, De Zerbi, corre verso i suoi ragazzi, poi torna indietro verso la sua panchina, ma corre, urla e corre felice: forse ora capisce che è fatta.
Il Lecce sembra un toro ferito, da due bandierillas conficcate nelle carni, ma si batte ancora, non ne vuol sapere di morire: Doumbia e Moscardelli si sbattono in area di rigore foggiana, cercano il dribbling giusto, poi Doumbia scocca un tiro vincente: traversa, il pallone torna in campo e Caturano di testa ribadisce in rete,e stavolta è Narciso a non poterci fare nulla e ad entrare in porta con il pallone tra le mani.
Ma è tardi, manca poco, solo sette minuti più recupero, il Foggia riprende il pallino del gioco, avanza, spreca: Iemmello “litiga” con il suo amico più caro (Sarno) a chi la deve spingere in porta per il 3-1, poi si arrabbia con Vincenzo come un bimbo a cui hanno sottratto il pallone.
Ma non fa nulla, il Foggia è bello e forte anche così.
Cinque minuti di recupero possono sembrare un’eternità per chi vuol raggiungere la meta, ma non è così per il Foggia, per questo Foggia ….. anche in questa notte.
Marinelli di Tivoli fischia tre volte, no, stavolta non ha regalato un rigore al Benevento, stavolta vince il Foggia e passa in finale.
Una città intera sogna, impazzita di gioia, per i suoi fantastici ragazzi.
La meta è lì, a portata di mano …. Ancora due passi, per toccarla ….
“Tu chiamale se vuoi …. Emozioni”
TABELLINI
FOGGIA (4-3-3): Narciso, Gerbo, Loiacono, Coletti, Di Chiara (38’ st Angelo), Agnelli, Vacca (46’ st Sainz Maza), Riverola, Sarno, Iemmello, Chiricò (30’ st De Giosa). A disp.: Micale, De Gennaro, Lanzetta, Quinto, Sansone, Lodesani, Lauriola, Arcidiacono, Floriano. All. Roberto De Zerbi
LECCE (4-2-4): Perucchini, Lepore, Cosenza, Abruzzese, Legittimo, Salvi (33’ st Carrozza), Papini, Doumbia (38’ st Sowe), Caturano, Moscardelli, Surraco (27’ st De Feudis). A disp.: Bleve, Benassi, Alcibiade, Beduschi, Camisa, Liviero, Lo Sicco, Vecsei, Curiale. All. Piero Braglia
Arbitro: MARINELLI Livio della sezione di Tivoli.
Reti: 5’ st Riverola (FG), 18’ st Sarno (FG), 28’ st Caturano (LE).
Ammoniti: Papini, Chiricò, Moscardelli, Agnelli.
Espulso: 18’ st Braglia (All. Lecce) per proteste.
Note: serata calda, manto erboso in perfette condizioni. Spettatori paganti 16.798 (stadio esaurito). Nel settore ospiti 416 tifosi salentini.
Angoli: 6-5 per il Lecce.
Recupero: 0’ + 5’
Vittorio SANTULLI
Non sarà certo un gruppetto di balordi e loro padroncini ha condizionare la volontà e le intelligenze vive di questa città.
Sono convinti di manipolare il popolo come avvenne in passato con il calcio! La pacchia è finita!! La volete capire? Disgusto solo disgusto e ribrezzo questo avrete dalla popolazione!
L’energas non si farà, alla faccia dei fiancheggiatori pseudosportivi.
Ho visto la partita in TV perchè oramai lontano da Casa…leggendo ho rivisto e rivissuto esattamente quanto accaduto, complimenti all’autore per il contenuto e per la computezza dello scritto.
Forza Foggia, forza Doria, forza Italia! Non siate puerili per sciocco campanilismo!
Credo che i manfredoniani fifino Manfredonia. Se poi una squadra pugliese di un’altra città fa bene può essere che qualcuno simpatizzi per altre squadre pugliesi ma rimane il fatto che i Manfredoniani tifano Manfredonia! Per chi sputa su Manfredonia e il miramare non ho parole. Cosa c’entrano lo stadio e la città con la vicenda gas?
Forza Manfredonia
A Manfredonia tifare per la squadra del cuore
corrisponde anche ad alimentare interessi personali
e anche interessi subdoli. Arma di dissuasione di massa
credendoci tutti una massa di balocchi da manovrare pertanto il calcio a Manfredonia da un pò di tempo mi fa venire il mal di stomaco. Auguro di cuore un grande futuro al Foggia! Forza diavoletti!!!!
Il manfredoniano è proprio amant di frustier. Come si fa a tifare foggia invece di tifare manfredonia. Tutta questa falsa moralità contro il manfredonia perchè ha contatti con energas. Io dico siccome energas verrà messa anche senza la volontà di qualche falso moralista,(ca steck bun io e stann bunn tutt quant, tanto io lavoro) o politico che fa la parte no io non la voglio, però quando verra’ accontentato, tutto è possibile fare, tanto vale che almeno sta energas da qualcosa a livello sportivo che economico, poi se verrà fatto lo squadrone, i voltaggabbana andassero a vedere il foggia non mettessero più piede al miramare. Ma pero’ siccome stiamo parlando di voltaggabbanaaa, questi saliranno sul carro del vincitore e si identificheranno come quelli che hanno tifato sempre il manfredonia.
Per non parlare dei commenti di MANFRENERGAS, MAI PIU’ AL MIRAMARE (MA CHI TI VUOLE), EX TIFOSO DEL DONIA DISGUSTATO (SICURAMENTE SARAI QUELLO CHE AVRA’ PRESO PIU DI UN PANETTONE)
Salve! Sapete se ci sono pulman organizzati ( compreso biglietto) per la finalissima Foggia Pisa con partenza da Manfredonia? Grazie!!
A volte si compra con un panettone.
Rispetto per Foggia x cortesia! Grazie
https://www.youtube.com/watch?v=d2Hyv9ly5KE
Lei non è manfredoniano, lo si capisce dal suo “nome”, è bello sapere che i giornali di Manfredonia vengano letti anche fuori città.
Io sono il primo a vergognarmi per la questione energas ma mda qui a non fare più il tifo per la squadra e la città ce ne passa. Forza Manfredonia
FORZA FOGGIA!!!!!!!!!!
IL CALCIO PULITO SENZA POLITICI E LECCHINI E PREDATORI!!!!
Povero Miramare.
Manfredoniano fiero di Foggia.
Ci sarà pure qualche tifoso di altre città pugliesi, io per esempio, speravo nel Bari in A ma la squadra della nostra città è la squadra della nostra città! Manfredonia.
Ex tifoso disgustato fai bene a non passare più vicino allo stadio vattene a basso u culich forza donia con o senza energas
IL MIRAMARE MI FA SCHIFO, MI FA ORRORE DOPO IL TRADIMENTO DI DICEMBRE EVITO DI TRANSITARE PER VIA S.GIOVANNI BOSCO PER NON ASSISTERE ALLE TRACCE DEL VERGOGNOSO TRADIMENTO DELLA CITTA’!
ED ORA TUTTI A FOGGIA AD ASSISTERE AL TRIONFO!
CONCORDO IN PIENO, IO NON SONO FOGGIANO. IO SONO MANFREDONIANO ED IL MIO STADIO E’ SOLO IL MIRAMARE. ALLO ZACCHERIA ANDRO’ SOLO E SEMPRE NEL SETTORE OSPITE.
Per la Redazione: la partita si è giocata tre giorni fa: COMPLIMENTI PER IL TEMPISMO!
Ricordo Manfredonia Cagliari e i “nostri cari amici” foggiani hanno preferito andare nella curva dei sardi invece che nella nostra. Quando eravamo in c non facevano altro che deriderci e per loro era quasi uno schifo giocare contro di noi, perché loro avevano fatto la a e non potevano abbassarsi ai livelli di noi manfredoniani da sempre militanti nelle serie minori. Ci hanno fatto gesti e insulti quando segnavano al miramare..ci hanno denigrato quando hanno vinto 4-0. Ed io da manfredoniano dovrei andare a vedere la partita del Foggia ed esultare con loro?? Chi è di Manfredonia va a vedere il Foggia ed esulta insieme “ai nostri cugini” si dovrebbe vergognare.
Oltre al foggia preferisco tifare x il Zapponeta o il Monte Sant’angelo e non per i servi del gas.
ben detto, sante parole.
da.manfredoniano.forza.foggia
TUTTI A SALIRE SUL CARRO DEI VINCITORI. MA QUANTO MAI I MANFREDONIANI HANNO TIFATO IL FOGGIA. INVECE DI ANDARE A FOGGIA AIUTATE LA NOSTRA SQUADRA VENENDO ALLO STADIO A TIFARE MANFREDONIA.
CONCORDO IN PIENO, IO NON SONO FOGGIANO. IO SONO MANFREDONIANO ED IL MIO STADIO E’ SOLO IL MIRAMARE. ALLO ZACCHERIA ANDRO’ SOLO E SEMPRE NEL SETTORE OSPITE.