Sabato 23 Novembre 2024

Primato foggiano: il CalaRosa tra i rosati più buoni del mondo

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E’ foggiano uno dei rosati più buoni del mondo. Si tratta del CalaRosa Nero di Troia IGP Puglia Rosato, un vino prodotto dall’azienda vitivinicola Borgo Turrito. A decretarlo è Le Mondial Du Rosè (http://www.mondial-du-rose.com/it/), concorso internazionale in cui gli “arbitri”, chi valuta i vini di 28 diversi Paesi del pianeta, appartengono a l’Unione degli Enologi Francesi e si riuniscono a Cannes per tre giorni per degustare alla cieca e commentare le produzioni rosè provenienti da tutto il globo.

Il CalaRosa Nero di Troia IGP Puglia Rosato, prodotto dall’azienda vitivinicola foggiana Borgo Turrito, è l’unico vino di Capitanata premiato al campionato mondiale dei rosati, l’unico Nero di Troia ad aver ottenuto il prestigioso riconoscimento. Oltre al foggiano CalaRosa, la Puglia porta a casa un oro e altre tre medaglie d’argento, nell’ordine: Maremosso Puglia IGT Rosè Frizzante Bombino Nero, della Cantina Torrevento; Girofle Rosè Salento IGP Rosato Negroamaro, Azienda Monaci; Cardone Nausica Negroamaro, IGT Salento, di Cardone Vini Classici; Veritas Castel Del Monte, Bombino Nero DOCG Rosato, della Cantina Torrevento. “Quando ho saputo che avevamo vinto ho esultato come a un gol del Foggia”, racconta ancora emozionato Luca Scapola, 32enne titolare di un’azienda, Borgo Turrito, che quest’anno compie il suo primo decennale. “E’ un risultato straordinario per noi, perché il CalaRosa è una nuova produzione, nata quest’anno, e perché a certificarne la bontà sono gli enologi francesi. Siamo andati a vincere fuori casa, e in Francia non è impresa facile”, spiega Scapola. Le Mondial Du Rosè è un concorso che l’Unione degli Enologi Francesi ha creato nel 2004. In 13 anni, il riconoscimento ha acquisito un valore crescente, mettendo a confronto i migliori rosati del mondo. Analizzando complessivamente il risultato dei vini italiani ammessi al concorso, la Puglia è la prima del Sud con 5 medaglie, e fa meglio anche rispetto a Toscana, Friuli, Piemonte, Lazio, Emilia Romagna e Umbria (stesso risultato della Lombardia, l’Abruzzo arriva a quattro). Borgo Turrito e i suoi vigneti si trovano a 500 metri dal Santuario Incoronata, nel cuore del Parco regionale istituito nel 2006 come area naturale protetta bagnata dalle acque del torrente Cervaro. “Siamo viticoltori dal 1890, i miei nonni possedevano vigneti ad Alberello, nell’agro di Rocchetta Sant’Antonio”, racconta Luca Scapola. “Io ho iniziato a dirigere l’azienda quando avevo 23 anni. La medaglia al CalaRosa fa il paio con i riconoscimenti che, sempre più spesso, i vini della Capitanata raccolgono in Italia e nel mondo. Questo significa che Foggia può farcela, che puntando sulle sue vocazioni profonde può esprimere eccellenze assolute”.

 

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