Il referendum del 17 aprile anti-trivelle proposto da nove regioni d’Italia si ferma al 32,15% degli elettori, lontano, anzi, lontanissimo, dal 50% più uno, raggiunto soltanto in Basilicata (50,19%). In Puglia si è recato alle urne il 41,65% dei votanti.
In Italia circa l’86% dei votanti ha espresso parere favorevole all’abrogazione della norma che consente alle società petrolifere di estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane fino all’esaurimento del giacimento, senza limiti di tempo.
Alle urne si sono recati più di 15 milioni elettori, con 13.334.764 italiani che hanno votato ‘si’, vale a dire l’85%84%. Degli italiani residenti all’Estero ha votato soltanto il 19,73%. Il dato definitivo è quindi del 31,18%.
Il dato che viene fuori dalle 654 sezioni della Capitanata è molto negativo. Hanno votato 178.438 persone, vale a dire il 36,08% degli aventi diritto. Il 94,89% ha messo una croce sul “Sì’, 9050 cittadini hanno espresso parere contrario alla proposta referendaria. Foggia si è fermata al 41,21%, Manfredonia al 40,24%. Sopra il 40% Vieste, Troia, Serracapriola, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo. Valfortore. Quorum raggiunto soltanto alle Isole Tremiti.
Graziano Sciannandrone