Abbiamo incontrato Dario Santoro, atleta 25enne di Manfredonia, Campione Nazionale 2015 di Maratona, per farci raccontare la sua passione per lo sport. “A 16 anni con il professore di educazione fisica abbiamo iniziato a fare allenamenti due volte a settimana, vincendo il titolo regionale e approdando alle nazionali”. Nella tua disciplina quali difficoltà si incontrano? “Infortuni, momenti dove le motivazioni vengono meno! Nell’ultima maratona ho avuto crampi muscolari, con i quali ho dovuto convivere per 11 km, gli ultimi. Nella corsa il 70% dalla performance è forza mentale!”. Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Seguo un’alimentazione corretta grazie anche al lavoro del mio amico Nutrizionista Atanasio De Meo.” Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “L’anno 2011 avevo deciso di mollare per via di una forte infiammazione tendinea, un amico fraterno, ex atleta di Manfredonia, Michele Quitadamo mi spronò tantissimo e mi accompagnò per un periodo durante tutti i miei allenamenti!” Dario, nonostante la sua giovane età, non trascura l’aspetto mentale che gli permette di attraversare momenti bui. Crederci sempre, la forza di volontà, l’impegno, la passione, la costanza sono le chiavi del successo. Quali i meccanismi psicologici ritieni ti abbiano aiutano nello sport? “La nascita di mio figlio mi ha fatto scattare quel meccanismo psicologico che si chiama responsabilità. Da quel momento affronto tutto con più determinazione e impegno!” Qual è il messaggio che vorresti dare per sconsigliare l’uso del doping? “Sicuramente il doping non fa bene, inoltre chi si mette in gioco nello sport lo dovrebbe fare con le proprie forze!” Riesci ad immaginare una vita senza lo sport? “Lo sport è il miglior toccasana ed è un’ottima valvola di sfogo”. Ritieni utile lo psicologo dello sport, e per quali aspetti e in quali fasi dell’attività sportiva? “Penso che abbia una grande importanza, su aspetti come la capacità di avere una forte autostima e di guardare le cose con ottimismo, e durante le fasi negative come infortuni oppure periodi dove le motivazioni vengono a mancare!”. Quindi sport quale toccasana per il corpo e per la mente. Hai dovuto scegliere nella tua vita di prendere o lasciare uno sport a causa di una carriera lavorativa? “Purtroppo sono disoccupato, ma se mi troverò avanti a una scelta simile, darei più importanza al lavoro; purtroppo lo sport non mi dà da vivere. Questo non significa che lascerei lo sport, perché lo sport è vita!”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Contrariamente ad altri noti personaggi beccati a fare sport durante l’orario di lavoro, questo sportivo vuole lavorare per poi fare lo sport con più serenità… non solo mentale.
In quella piscina comunale potrebbe essere possibile collocarlo…. visto tra l’altro che si parla di un impianto sportivo…quale luogo migliore in tutti i sensi.
Questo ragazzo è una risorsa ed un punto di riferimento per tutta Manfredonia… lo aiuti chi ha la possibilità di farlo…. tra l’altro è un ragazzo diplomato.