Dare a Torre Guevara, dimora storica di Orsara di Puglia, un futuro degno del passato scritto sulle pietre dell’antico palazzo. Trasformare il simbolo del potere di una grande dinastia in un presidio di cultura. Con questo spirito, il progetto riguardante il restauro di Torre Guevara va avanti e compie passi decisivi verso la sua ultimazione. “I lavori di restauro sono ripresi”, dichiara il sindaco Tommaso Lecce. Il Comune di Orsara di Puglia, infatti, ha ottenuto un nuovo finanziamento pari a 703mila euro. “Quelle risorse, serviranno a completare la fase di adeguamento strutturale e a rendere fruibili le prime 5 stanze dell’edificio”. I lavori, diretti dall’architetto orsarese Nicola Tramonte, dovranno essere completati entro il 2016. Nella fase successiva, dovrà essere decisa la destinazione d’uso dello storico immobile e, in base ad essa, dovranno essere completati gli ultimi dettagli.
L’antico palazzo nobiliare è stato recuperato dal punto di vista statico, l’intero edificio è stato messo in sicurezza, le parti crollate col terremoto del 1980 sono state ricostruite. Il progetto va avanti e sono molti gli enti e i soggetti istituzionali interessati a utilizzare il sito una volta che lo stabile sarà definitivamente restituito alla comunità. I lavori per il consolidamento statico-architettonico e per il restauro di Torre Guevara sono cominciati a febbraio 2006. E’ dal 1985, cioè da quando il Comune di Orsara riuscì ad acquisire la proprietà del palazzo, che Torre Guevara è al centro di idee e proposte mirate al suo re- cupero.
LA DINASTIA SPAGNOLA – Provenivano dalla magica terra di Spagna i Guevara, dove vantavano già secoli di nobiltà. Furono affascinati dall’Italia, terra di scintillanti promesse e di epiche conquiste. I Guevara giunsero nel Bel Paese al seguito di Alfonso I D’Aragona, Re di Sicilia dapprima, sovrano di Na- poli dal giugno del 1442. Fu un atto di fede al proprio Re, poiché i Guevara volevano stare al fianco del loro sovrano nella difficile guerra contro i francesi. Inigo, Ferrante ed Alfonso Guevara, figli di donna Costanza di Tovar e don Pedro, secondo conte di Onate, per le imprese militari compiute al servizio di Alfonso I D’Aragona, determinanti per la conquista del Regno di Napoli, ottennero onori, terre e titoli in Italia. La storia dei Guevara, però, si intreccia con quella della Capitanata solo nel 1577, più di un secolo dopo il loro approdo sulle italiche sponde. Giovanni, uno dei rampolli della dinastia, acquistò per trentottomila ducati la città di Bovino. Re Filippo II nominò Giovanni Primo Duca di Bovino. A un altro Giovanni, discendente del primo Duca di Bovino, si deve la realizzazione di Torre Guevara. Fu il quinto Duca di Bovino, nato nel 1638, a far costruire l’imponente edificio. L’ultimo discendente della dinastia a conservare la proprietà di palazzo Guevara fu Giovanni De Risis. Questi, il 19 ottobre 1920, vendette la tenuta di Torre Guevara aduna cooperativa. Si chiudeva per sempre la lunga storia di una famiglia d’altri tempi che ha legato il suo nome alle vicende della Capitanata.
LA SCHEDA – Il palazzo di Torre Guevara si trova nella piana compresa tra i due affluenti Sannoro e Lavella, a nord del torrente Cervaro, nel territorio di Orsara di Puglia. La costruzione rientrava nell’elenco delle dimore reali della corte aragonese. Il palazzo è eretto sul versante nord della conca attraversata dal torrente Cervaro, in un’area ricca di cacciagione. La zona, oltre a fornire relax ai vari feudatari e regnanti di passaggio, veniva utilizzata per il ripopolamento faunistico.
LA CASA DEL DUCA – Torre Guevara è una struttura che ha trecento anni di storia. Il palazzo fu eretto nel 1680. I Guevara, signori di Bovino, acquisirono il Territorio di Orsara di Puglia e decisero di regalarsi un edificio degno della loro dinastia. Fu Giovanni, quinto duca di Bovino, a far costruire Torre Guevara, per i soggiorni di caccia nel territorio di Montellare. Fece erigere l’imponente edificio nel cuore stesso di un’area geografica delimitata a nord dall’antica città di Troja, a sud ovest da Orsara, a sud da Bovino e ad est da Castelluccio dei Sauri. Una zona ricca di cacciagione, immersa nel verde e nella poesia di un paesaggio dolce come le linee delle colline daune. Il Palazzo di Torre Guevara fu utilizzato come sontuosa tenuta di caccia. Ospitò re e regine. Nelle sue stanze trovarono ristoro Carlo III di Borbone e la regina Amalia di Valbussa. Il palazzo ha un impianto rettangolare di sessanta metri per venti, con tre piani coronati da un imponente cornicione. E’ caratterizzato da una spessa muratura in pietra, con volte a botte. Sono andati persi, all’interno, tutti i complementi d’arredo. L’edificio, con provvedimento attuato nel 1986, è stato sottoposto a tutela della Sovrintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Puglia.