Fissata per l’11 marzo 2016, in Corte di Cassazione, la discussione della causa concernenti Francesco Giannella, Ilario Conoscitore e Leonardo Salvemini, tra gli imputati del processo “Romanzo Criminale”.
In Cassazione saranno discussi i ricorsi presentati dal legale di Francesco Giannella, dal legale di Ilario Conoscitore, e quelli della Procura generale e dei fratelli Di Bari contro Leonardo Salvemini.
La sentenza d’Appello: Il 17 febbraio 2015 la sentenza d’Appello per i sette imputati coinvolti nel processo “Romanzo Criminale” ed accusati di ben quattro omicidi. Ergastolo confermato per Francesco Giannella, ritenuta l’aggravante della premeditazione per l’omicidio di Castriotta Francesco Saverio. Giannella era ritenuto il capo del gruppo che in pochi mesi aveva seminato il terrore a Manfredonia.
Pena rideterminata in 20 anni di reclusione (in primo grado fu ergastolo) per il suo braccio destro, Ilario Conoscitore, ritenute le già concesse circostanze attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti.
Per Leonardo Salvemini arriva l’assoluzione per non aver commesso il fatto, relativamente tra l’altro all’omicidio di Matteo Di Bari 8 (concorso), con pena rideterminata in 5 anni di reclusione per i reati residui (in I^ grado la condanna fu a 16 anni).
Pene ridotte anche per Mario Renzulli, 3 anni (4 in primo grado) Nicola Uva, 2 anni (4 in primo grado) ed Emmanuele Biondi, 2 anni dopo la condanna a 4 in primo grado, che torna in libertà per la perdita di efficacia della misura cautelare applicata.
Assolto Cristopher Paloscia, condannato a 6 anni in primo grado, perchè il reato ascrittogli in primo grado non sussiste. Ad Uva e Biondi revocate le pene accessorie.
Quattro gli omicidi commessi tra il giugno ed il novembre 2012: Cosimo Salvemini, scomparso a luglio 2012, il cui corpo senza vita venne poi ritrovato il 10 dicembre nei pressi dell’Aeroporto Militare di Amendola; Francesco Castriotta ed Antonio Balsamo uccisi il 5 giugno 2012 in Viale degli Eucalipti a Siponto ed ancora quello di Matteo di Bari, l’uomo ammazzato durante una rapina il sei novembre 2012.
L’inchiesta «Romanzo criminale» il 2 febbraio 2013 portò poi all’arresto di sette persone di Manfredonia accusate a vario titolo di quattro omicidi, sequestro di persona, rapina, spaccio, armi, soppressione di cadavere e favoreggiamento. L’ottavo “complice” secondo gli inquirenti, Luigi Pollidoro, colui il quale avrebbe attirato il Salvemini nel tranello mortale, è anche l’unico a non aver chiesto il rito abbreviato.
la fidanzatina di Giannella, minorenne all’epoca dei fatti per concorso nell’omicidio di Cosimo Salvemini, per concorso rapina e sequestro di persona (Matteo Di Bari), per favoreggiamento per il duplice omicidio di Francesco Castriotta e Antonio Balsamo, associazione a delinquere, e porto illegale di armi da fuoco. La minore è stata giudicata con il rito abbreviato.
Graziano Sciannandrone
Sono indifendibili..e quindi bisogna avere il coraggio di gettare le chiavi.altrimenti sono e saranno un peso x lo stato.
Come al solito, si comincia con l’ergastolo e si finisce con l’assoluzione. Che paese di M……