“La rinuncia della Petroceltic alle prospezioni geofisiche al largo delle Isole Tremiti è una notizia che conferma la bontà del metodo di lavoro del Governo, concentrato sulle implicazioni di ogni singolo dossier e volto a risolvere pragmaticamente le questioni sul tavolo.” Lo dichiara il sottosegretario Ivan Scalfarotto.
“La rinuncia della società irlandese” aggiunge il sottosegretario “è la logica conseguenza dei mutati orientamenti dell’azienda, collegati alle condizioni globali del mercato degli idrocarburi, che sono del tutto diverse da quelle del momento in cui, anni fa, fu presentata la domanda. La soluzione di una vicenda che il Ministero dello Sviluppo Economico e la ministra Federica Guidi hanno seguito continuamente con scrupolo e attenzione, dopo l’atto dovuto del rilascio dell’autorizzazione.”
“È più che comprensibile” sottolinea l’esponente Pd “che i cittadini, le associazioni e i movimenti abbiano espresso le proprie preoccupazioni su ipotesi, per quanto remote, percepite come una minaccia ad un ecosistema di grandissimo valore quale quello dell’arcipelago. Ma le cose vanno sempre valutate per quel che sono effettivamente, in particolare da chi riveste responsabilità di governo, tanto a livello locale che nazionale.”
“I rappresentanti delle istituzioni” conclude Scalfarotto “non sono al loro posto per agitare demagogicamente bandiere e urlare slogan. Se il proprio programma politico si riduce al “fare ammuina”, può darsi che si raccatti qualche consenso a buon mercato, ma certo non si agevola in alcun modo la soluzione dei problemi. Ciò che è necessario invece, come in questo caso, è lavorare con equilibrio e capacità di operoso silenzio. Per raggiungere risultati veri bisogna lavorare nell’interesse delle comunità, senza imporre unanimismi o appiattimenti, ma conservando appieno il principio di realtà che continua ad essere il punto di riferimento dell’azione del nostro Governo.”
Scalfarotto ma non eri a favore delle trivelle alle tremiti? MAH