Il giorno 2 febbraio il Club Rotary di Manfredonia, nella persona di Lorenzo Mantuano, insieme alla presidentessa del Lions Club Host di Manfredonia, Maria Rosaria Panzera, hanno indetto una conferenza stampa per presentare un comunicato sulla questione delicata dell’Ospedale San Camillo. Hanno partecipato anche altri soggetti attivi del mondo dell’associazionismo di Manfredonia: Università della Terza Età, Società Storia Patria, Centro Documentazione Storica, AVIS, Ass. Arcobaleno e LIDU sezione di Foggia. Il loro comunicato è stato diramato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, agli assessori regionali, Raffaele Piemontese e Leo di Gioia e ai due consiglieri regionali, Paolo Campo e Giandiego Gatta, non ultimo il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi e Antonio Prencipe, Presidente del Consiglio Comunale. Sono state espresse le preoccupazioni per l’imminente depotenziamento dell’Ospedale di Manfredonia che in quest’ultimi anni è stato declassato a Struttura di base con la chiusura del punto nascita e del ridimensionamento dei Servizi di Ostetricia e Pediatria a semplici ambulatori, infatti non sono più attivi i ricoveri. E già questo è una grave perdita per la comunità di Manfredonia e dell’hinterland che abbraccia un bacino di utenza molto esteso, comprendendo i comuni di Mattinata, Monte Sant’Angelo e quelli del Gargano. Recentemente è stato ridimensionato il reparto di Cardiologia in cui diminuiscono i ricoveri e i medici specialisti vengono spostati in altri Ospedali di Capitanata in base alle varie richieste di assistenza. Si sono registrati altri problemi in altri reparti con personale che non viene “rimpiazzato” quando scadono i contratti o non vengono rinnovati. Il timore esposto durante l’incontro è che “se si procede di questo passo l’Ospedale di Manfredonia rischia la chiusura” chiosa Mantuano. Continua “E’ fondamentale informare la cittadinanza sull’infausto destino e lo devono fare i politici, dichiarando a chiare lettere come stanno i fatti”. Il prossimo incontro verrà programmato con le istituzioni locali, quelle regionali e le forze politiche, molto suffragate in campagna elettorale che oggi ricoprono importanti ruoli istituzionali e che devono impegnarsi affinché vengano rispettate le leggi e il diritto costituzionale alla salute. La legge di stabilità, approvata a dicembre scorso, fissa a 111 mld il finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale per l’anno 2016 che verrà impegnato per riqualificare i Servizi sanitari pubblici e per ampliare le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri in sofferenza attraverso nuove assunzioni. Inoltre la legge di Stabilità (finanziaria) prevede la chiusura entro tre anni se le Aziende sanitarie non risaneranno il deficit pari al 10% della differenza tra costi e ricavi o comunque superiore a 10 milioni di euro. Il presidente della Regione Puglia, a fronte di quanto disposto dalla legge di stabilità, ha programmato un’adeguata riqualificazione delle strutture sanitarie di Capitanata e quelle di Manfredonia? Verranno indetti nuovi concorsi, che dovrebbero chiudersi entro l’anno in corso (come stabilito dalla legge di stabilità), per dare un po’ d’ossigeno a quelle strutture carenti di personale come quelle di Manfredonia? A questi quesiti auspichiamo che il governatore Emiliano possa rispondere nel prossimo incontro che sarà indetto dall’associazionismo “responsabile e impegnato” di Manfredonia insieme alla cittadinanza attiva.
Grazia Amoruso
Lettera Associazioni su Ospedale
Da quando si parla di difendere “l’essere” dell’ospedale di Manfredonia!!!!.Mi chiedo:ma neanche i dirigenti si adoperano per trovare soluzioni…neanche per salvaguardare la propria poltrona?
non sono le associazioni che devono difendere i diritti dei cittadini ma i politici che sono preposti e vengono pagati profumatamente.Siatiamo attrversando un periodo di crisi…per chi….per i lavoratori…ma quali lavoratori….chi lavora…chi riesce a lavorare. Tanti vorrebero lavorare.
l’ospedale di Manfredonia è un potrebbe essere un fiore all’occhiello…ma si fa poco per tenerselo.