Venerdì 22 Novembre 2024

Catena garganica della solidarietà: a tutela del nostro territorio

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Per poco meno di 2.000 euro all’anno, il Ministero dello Sviluppo economico ha autorizzato le ricerche petrolifere al largo delle isole Tremiti su una superficie di 373,70 chilometri quadrati.

Su un’area dalla ricca biodiversità marina verranno utilizzate le tecniche devastanti dell’air gun: rischiano di scomparire 60 specie della fauna marina su un totale di 800 specie. 

Il promontorio del Gargano, con i suoi tredici comuni e con oltre 212.000 abitanti, esteso su una superficie di Km² 2.600, sul piano demografico supera realtà territoriali come Pistoia, Imperia, Livorno, Pescara e Isernia, come mai allora sembra essere sempre una cenerentola?

I risultati di una obsoleta industria petrolifera come le prospezioni marittime per trivellazioni, cosi come l’affair Energas a Manfredonia, confermano ancora una volta la politica scellerata delle classi dirigenti volta a favorire esclusivamente gli interessi delle multinazionali contro le aspettative delle popolazioni garganiche, nonché la salvaguardia e la tutela del paesaggio urbano ed extraurbano. Questa spirale perversa continua con il partito di Renzi, Emiliano e Piemontese. Ultima chicca la nomina del foggiano Scalfarotto a viceministro del ministro Guidi. Scalfarotto è stato l’unico deputato pugliese a non sottoscrivere il referendum NOTRIV per salvare le Tremiti. Non potrebbe essere più chiaro di cosi.

I garganici non meritano questa regressione socio-politica scellerata paragonabile agli anni post-unitari rispetto al resto dell’Italia meridionale: emigrazione, abbandono, degrado del territorio, infrastrutture rudimentali e aumento della delinquenza.

Lo Sperone d’Italia e le sue vocazioni economica, naturale, etnico-musicale e culturale merita un’attenzione del tutto diversa da quella prevalsa fino ad oggi: ieri i garganici sono stati trattati come pedoni sacrificabili su una scacchiera aliena. Oggi e per il futuro essi devono divenire promotori e protagonisti del proprio avvenire, in grado di decidere della propria vita, utilizzando le risorse e la tradizione, ma senza distruggerle.

Ai giovani, alle donne, ai pensionati, al mondo della cultura, alle pro-loco, agli amanti dell’etnia, alle scuole e ai gruppi di tradizioni popolari si rivolge l’invito a precostituire contro le attuali politiche degli scempi e del disprezzo dei diritti umani la “CATENA GARGANICA DELLA SOLIDARIETÀ”.

AMICI DI BEPPE GRILLO MEETUP DEL GARGANO

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