Giovedì 21 Novembre 2024

Vocale sulla chiusura della Biblioteca di San Nicandro Garganico

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Sulla improvvisa chiusura della Biblioteca Civica Alfredo Petrucci di San Nicandro Garganico e dell’intero polo culturale di Palazzo Fioritto che ospita anche il Museo Storico della Civiltà Contadina e l’unico auditorium della città, interviene il segretario cittadino del PD e capogruppo in consiglio comunale Matteo Vocale.

“Mi stupisce che ad oggi nessuno degli amministratori, tantomeno il sindaco – scrive Vocale – abbia avvertito il bisogno di chiarire ai cittadini ma anche agli “sprovveduti” che siedono in consiglio comunale l’intera vicenda. Pertanto, sebbene la cultura non procuri voti e oberato da richieste di amici e cittadini anche per il ruolo politico e perché assiduo frequentatore della Biblioteca, una delle eccellenze dell’intera Capitanata, mi sono sentito in obbligo di informarmi e trasferire il tutto agli utenti”. Così il segretario dei dem sannicandresi che lamenta la latitanza di sindaco e assessori al punto da informare di propria iniziativa i cittadini dopo le numerose richieste.

“Pare che una lettera anonima agli organi di competenza, non abbiamo appurato se riferita alla Biblioteca o al Museo – spiega il capogruppo PD – abbia sollecitato controlli da parte dei Vigili del Fuoco, che hanno riscontrato la non conformità dei sistemi di sicurezza. A farla breve, mancherebbero i sensori antincendio in ogni sala, le protezioni ignifughe alle parti in legno, la messa in opera degli idranti, l’adeguamento di uscite e porte, alcune delle quali sono bloccate permanentemente, oltre alla mancanza di certificazione aggiornata sugli impianti di energia elettrica e riscaldamento.

Casistica non rara dalle nostre parti ma, per dirla con le parole dell’assessore Giordano, qualcuno ha voluto colpire la politica che amministra, probabilmente non considerando, però, l’improvviso arresto di un servizio essenziale, che d’altro canto, bisognava pur sempre normalizzare. Gli ultimi controlli, lo voglio ricordare in particolare al sindaco che dovrebbe prima accertarsi della effettiva provenienza da parte politica delle lettere anonime per poi farne legittima polemica, risalgono all’amministrazione Squeo, quando nell’accusa infondata di voler “spodestare” il Museo, si provvide, tra le altre cose e contestualmente alla conclusione del progetto Aracne, ad attivare le vasche di contenimento degli idranti e la pedana mobile per i diversamente abili. Da allora, sono passati sei anni, tre dei quali a capo di questa amministrazione.

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Capitanata · News

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