Non giocate con la nostra salute.
Uno studio della CGIA di Mestre, presentato a gennaio 2016, quantifica in circa 206 miliardi di €uro il costo dell’inefficienza della “macchina statale”. Di questi 206 miliardi di €uro oltre 23 sono attribuibili agli effetti della corruzione, sprechi e cattiva gestione nella Sanità pubblica.
Il paventato ridimensionamento dell’Ospedale civile di Manfredonia e l’eventuale suo declassamento suscita giustificato allarme nella comunità cittadina.
Noi di Manfredonia Nuova, pur consapevoli della complessità del riordino ospedaliero, tra processi incrociati nazionali e regionali, riteniamo imprescindibili alcune richieste:
- Chiediamo una sanità con servizi altamente qualificati e con risorse umane e attrezzature all’avanguardia. Sappiamo che il nostro presidio ospedaliero possiede già molte valide risorse umane; siano esse sempre più motivate e messe in grado di operare potenziando e qualificando strumentazioni, aspetti tecnici e logistici d’imprescindibile rilevanza perché il presidio funzioni con dignità, qualità e soddisfazione di tutti.
- Vogliamo una sanità efficiente, competitiva in grado di dare risposte in tempi brevi ai bisogni di cura e con prestazioni appropriate (non si possono tollerare le attese di diversi mesi per una mammografia o per un esame cardiologico).
- Una sanità pubblica locale non può delegare così pesantemente ed ampiamente al privato sociale (ai fini della riduzione dei costi).
- Ricordiamo che l’ospedale di Manfredonia fa riferimento ad un bacino d’utenza ampio (circa 80.000 cittadini, Mattinata, Monte S. Angelo e Zapponeta più gli oltre 60.000 turisti nel periodo estivo).
- Segnaliamo inoltre che la diminuzione delle prestazioni nel nosocomio sono anche da imputare al mancato rispetto degli accordi con la Regione che prevedevano il potenziamento di reparti e organici. A tutto ciò si aggiunga la non sempre corretta competizione con altri ospedali confinanti nell’erogazione delle prestazioni.
- Vogliamo un poliambulatorio ampliato e reso più efficiente per una diagnostica di qualità e con indicazioni di percorsi di cura attenti alle necessità psicofisiche dell’ammalato.
- Vogliamo un pronto soccorso efficiente e attrezzato con personale medico e paramedico preparato giacché dalla tempistica e qualità del loro intervento dipende la vita o la morte delle persone.
- Auspichiamo che la sanità pubblica territoriale funzioni con tutta la rete di presidi della salute in stretta collaborazione con la struttura ospedaliera.
Infine ricordiamo che Manfredonia è inserita nella lista delle 50 città più inquinate d’Italia.
A conferma di ciò nei mesi scorsi è stata istituita una commissione d’indagine epidemiologica sullo stato di salute della popolazione di Manfredonia.
I risultati porteranno quasi certamente alla realizzazione di un centro di sorveglianza sulla salute pubblica.
In conseguenza di ciò sarebbe saggio parlare di potenziamento della nostra struttura ospedaliera e non di ridimensionamento.
Noi pensiamo che su un territorio che sta ancora pagando pesantemente i danni della politica industriale imposta dallo Stato non si possa tener conto solo dei numeri quando si parla di salute e prevenzione.
Il Direttivo di Manfredonia Nuova
Alle preoccupazioni espresse nell’articolo, nella logica che da esso scaturisce, andrebbe risposto attraverso i Servizi del Dipartimento di Prevenzione e, solo in presenza di patologie conclamate, attraverso le strutture ospedaliere. Trovo quindi contraddittorio l’articolo.
Colgo l’occasione però per aggiungere un elemento di riflessione tangibile, che fino ad ora non ho mai colto in alcun intervento, sugli sprechi derivanti soprattutto dalla cattiva gestione e dalla gestione ideologizzata e di parte della sanità a cui abbiamo assistito fino ad ora.
Da anni ci sentiamo ripetere che il ricorso agli ospedali deve avvenire nei casi di effettivo bisogno e che per una sanità moderna va potenziato il “territorio”. Nella pratica di chi ha malamente rappresentato ed amministrato abbiamo assistito a varie riforme o riordini regionali in cui tutto l’impegno, tutte le risorse, tutto di tutto è iniziato e si è concluso sempre e solo con l’attenzione agli ospedali “riordinati”, “ridimensionati”, “ristrutturati”, “richiusi” e …ora forse da “riaprire” e mai si iniziato a creare, prima ancora che potenziare, un vero territorio che promuova e provveda alla salute delle persone: tutte le risorse in pratica sono state spese in questo gioco senza fine che sottare risorse alla salute e giova solo agli appaltatori di gare e cose di questo genere.
l La sanità e la scuola non possono essere considerate aziende alla stregua di tutte le altre. Nella scuola si accompagnano alunne/i nel loro difficile percorso di crescita, nella sanità si accompagnano nel difficoltoso percorso di cura uomini e donne in una condizione di grande fragilità, in cui ci si interroga sul senso ultimo del vivere e del morire. In questi contesti i criteri di efficienza ed efficacia nono possono rispondere ad una logica legata solo ai dati numerici, ma dovrebbero essere declinati in modo da salvaguardare prioritariamente l’aspetto relazionale ed umano.
Sembra la letterina di Natale di mia nipote: vorrei, vorrei, vorrei… Ma siete un partito o no? Volete quello che vogliono tutti i manfredoniani. Come pensate di poterlo ottenere? Altro che la lista dei desideri. Servono proposte!
Articoli talmente vuoti che fanno capire il grado di bassezza della nostra città. ….”noi vogliamo” ma cosa dite? Qui l’unico obiettivo è salvare l’Ospedale! Basta non se ne può più di questi che fanno della demagogia il loro credo!
http://www.sconfini.eu/salute/68-medicina/3377-rischio-tumori-la-mappa-delle-zone-d-italia-piu-inquinate.html
Cittadino altro che quanta speculazione… leggi e evita di ignorare.
Cmq in effetti siamo nella mappa delle 44 aree piu inquinate e con tumori d italia, non 50. A
Bravi ragazzi di manfredonia nuova continuate a tenerci informati.
Si prega “Manfredonia Nuova” di specificare la “fonte” che ha inserito Manfredonia tra le 50 città inquinate d’Italia…(quanta speculazione)