“Oggi, 22 gennaio 2016, alle ore 9,15, ha partorito in ospedale a Manfredonia una donna di Vieste. Il momento più lieto di una famiglia, però, poteva trasformarsi in tragedia se non fosse stato per la prontezza di spirito e la bravura dei medici dell’ospedale di Manfredonia dove, come ben sappiamo, il reparto di ostetricia e ginecologia è stato cancellato con un colpo di legge. Ecco, questi sono i risultati della Sanità dei tagli: solo emergenze e rischi per la salute. Ed è già il secondo episodio di questo tipo che si verifica nella nostra città. E poi ci si stupisce di tutte le povere donne che nell’ultimo periodo hanno perso la vita, mentre la vita dovevano darla! Solo dei folli possono continuare a sostenere che un territorio densamente popolato come quello garganico possa rimanere senza un Presidio Ospedaliero di I livello. Se la fortunata mamma fosse arrivata alle ore 20,01, orario in cui non è reperibile alcun ginecologo, qualcuno si sarebbe portato sulla coscienza le relative conseguenze. E mentre si continua a tagliare senza tregua e senza riguardi, i miei più sentiti ringraziamenti vanno ai bravissimi medici del nostro ospedale”.
Lo scrive sul proprio profilo Facebook il sindaco Riccardi, rendendo noto l’episodio accaduto questa mattina all’ospedale San Camillo di Manfredonia, dove una donna di Vieste ha potuto mettere alla luce un bambino grazie al pronto intervento dei medici del nosocomio sipontino, dove punto nascita è stato chiuso e dove il piano di riordino ospedaliero regionale potrebbe portare al declassamento e depotenziamento dello stesso.
Graziano Sciannandrone
Ostetricia deve riaprire
Ma quale bacino di utenze…… ,sono gli sprechi che vanno evitati, ( vedi il caso del sapone disinfettante ). Non si può e non si deve lasciare una città di settantamila abitanti senza OSPPEDALE.
Quando l’ospedale di Manfredonia era dotato anche del reparto di ginecologia ed ostetricia, la maggior parte delle donne di Manfredonia andavano comunque a partorire a San Giovanni Rotondo. In un periodo di “ottimizzazione delle risorse” è normale che sia stato chiuso un reparto che registrava poche nascite l’anno. Ora questo ospedale rischia di essere declassato perché non ha un bacino di utenza tale da poterlo lasciare così com’è.