L’Ecotassa è un tributo speciale, introdotto dalla Regione Puglia nel 2011, che i comuni pagano per conferire in discarica i rifiuti solidi urbani. La tariffa di tale tributo è variabile da 25,82 €/per tonnellata a 5,17€/t. Più il comune è virtuoso, cioè più pratica la “differenziazione” dei rifiuti in una scala che va dal 30% al 65%, meno paga e meno grava sui cittadini.
In provincia di Foggia, per l’anno 2016, ci sono 23 comuni “virtuosi” che, grazie a buone politiche ambientali, fanno risparmiare ai propri cittadini fino a 20 € per tonnellata di rifiuti conferiti in discarica. Tra questi comuni, indovinate un po’, NON c’è Manfredonia.
Tra i criteri stabiliti dalla Legge Regionale n. 45 del 30/12/2013 per alleggerire il “costo dei rifiuti” a carico del comune, e quindi dei cittadini, la nostra amministrazione riuscì, per l’anno 2015, a rispettarne uno (“minimo”, ma non sottilizziamo) che riduceva il tributo da 25,82€/t a 15€/t, dimostrando di aver registrato il +5% di Raccolta Differenziata rispetto alla media del periodo precedente (Settembre 2013-Agosto 2014).
Le dichiarazioni di giubilo da parte del sindaco Riccardi e dell’allora Amministratore Unico dell’ASE, Giuseppe Dicembrino, contenevano, altresì, il messaggio che, per mantenere tale beneficio anche per il 2016, si sarebbe dovuta incrementare la raccolta differenziata di almeno 8 punti percentuali.
Naturalmente NULLA di tutto questo è stato conseguito, nonostante gli elogi che questa amministrazione, immediatamente dopo le elezioni, ha continuamente tributato alla società ASE per la gestione dei rifiuti, affidandole anche quella del Mercato Ittico e quella del Verde Pubblico. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La gestione del Mercato Ittico continua ad essere fallimentare ed il Verde Pubblico è in continuo stato di degrado ed abbandono.
A questo punto sorge una domanda:
“L’aumento dell’Ecotassa da 15€/t a 25,82€/t, in netto contrasto con tali manifestazioni di autocompiacimento, da cosa è scaturito, quindi?”
Semplicemente dalla “mancata” trasmissione dei dati riguardanti i quantitativi di Rifiuti Solidi Urbani raccolti e smaltiti dal nostro comune, che sono fermi a Luglio 2015 e NON evidenziano alcun incremento delle percentuali di raccolta Differenziata.
“A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, pertanto vien facile pensare che l’approvazione frettolosa del “Piano Economico Finanziario” (PEF), presentato dall’ASE, e delle tariffe Tari per l’anno 2016 non servivano a scongiurare “Future Anticipazioni di Cassa” – come dichiarato candidamente dall’ assessore al Bilancio, Rinaldi – ma a nascondere un aumento dell’Ecotassa, di cui l’amministrazione era consapevole, in quanto inadempiente per i motivi suindicati (mancata trasmissione in Regione dei dati sui rifiuti, comunque poco confortanti).
In quest’ottica va ad inquadrarsi anche il maldestro tentativo di aumentare in consiglio comunale le tariffe Tari (domestiche e non). Come si ricorderà, una tempestiva segnalazione da parte del Movimento 5 Stelle sventò quel tentativo, rettificato con un emendamento. E si spiega anche perché il PEF 2016 presentato dall’ASE fosse IDENTICO, in tutte le sue voci, a quello del 2015, nonostante le lodevoli iniziative come i Punti Ecologici e la raccolta “Porta a porta” – ancora attesa – che avrebbero dovuto condizionare positivamente il costo della gestione dei rifiuti.
Allo stato la situazione è questa:
Il Comune, e di conseguenza il cittadino, pagherà la tariffa massima (25,82€/t) tra quelle previste dall’ Ecotassa, ma per rientrare nella previsione di spesa di € 2.454.000,00 (trattamento e smaltimento) e di € 1.612.500,00 (raccolta e trasporto) – riportato nel PEF 2016, come detto, identico a quello dell’anno precedente, quando però, ricordiamolo ancora una volta, la tariffa era di 15,00€/t. – è necessario ridurre drasticamente i quantitativi di rifiuti indifferenziati conferiti in discarica ed incrementare notevolmente la quantità e la qualità di quelli differenziati. Se questo non dovesse avvenire per i cittadini ci sarà un ulteriore aumento della Tari per l’anno in corso (in pratica ciò che questa amministrazione aveva tentato di fare).
Pertanto, la raccolta “porta a porta” è l’ultima spiaggia. L’unica soluzione possibile per tamponare l’attuale situazione (e quindi scongiurare un disastroso aumento Tari 2016) ed ottenere per l’anno 2017, come previsto dal D.Lgs. 152/2006, una riduzione della tariffa, fino agli auspicabili 5,17€/t, ed un incremento dei ricavi provenienti dalla vendita dei Rifiuti ben Differenziati, ad oggi di soli 174.000,00€.
Alla luce di tutto questo ci chiediamo:”Ma i cittadini sono soddisfatti della capacità di gestione di questa amministrazione, che non solo non produce risparmio, ma rischia, concretamente, di aggravare i tributi?”.
Diciamo anche, che noi Manfredoniani, siamo una massa di pecoroni,non si spiega diversamente,parliamo parliamo però non andiamo al comune e li buttiamo giù,questi sulle tassi stanno tirando troppo la corda,ma devono stare attenti,la corda si può anche spezzare
come al solito nessuno ha votato questa amministrazione e tutti l’hanno votata, quindi facciamo pentimento e accogliamoci quest’altra batosta di cui ci lamenteremo più in là
Ma come può il governo commissariare il comune di Monte Sant’Angelo per infiltrazioni mafiose e non Manfredonia dove possono girare il film la Piovra 1_2_3_4_5_6_7_8_9
Perché Manfredonia è raccomandata , ti pare.
Signori vi rendete conto che state attaccando un argomento serio mentre tutti si preparano al Carnevale?
Cerrrrto che sono felici! Come potete dubitarne?
Solo a Manfredonia i risultati elettorali possono definirsi BULGARI!
Con tutti i nostri concittadini che campano a spese del Comune, in ASE,
in Comune, nell’Ospedale (senza medici) e, soprattutto, i tantissimi
LAVORATORI SOCIALMENTE INUTILI inquadrati nei programmi comunali.
Grazie a tutti i pecoroni che hanno votato questa amministrazione. Grazie!