Ancora un giovanissimo di Manfredonia alla ribalta nazionale, in un mondo, il calcio, in cui talvolta non basta il talento e la buona educazione per emergere. Kevin Guerra, classe 1999, già da qualche anno è strutturato fisicamente e mentalmente per poter puntare al calcio “che conta”. Dopo i primi calci presso gli impianti della Polisportiva “G. Salvemini”, subito la chiamata dal Lanciano, appena promosso in serie B. Dopo un anno molto positivo in Abruzzo, d’intesa con il papà Marco, sì è deciso il trasferimento a Melfi, una società che sui giovani investe grandi risorse. Grandi prestazione anche con gli Allievi nazionali della società lucana, e certamente sarà stato tra i primi ad essere aggregato al gruppo della Berretti, la seconda squadra del sodalizio lucano. Per la sua forza fisica, le capacita tecniche, la duttilità tattica, può ricoprire più ruoli, e la sua adattabilità a più moduli hanno fatto cadere gli occhi di molti osservatori nazionali sul campione di Manfredonia. Inevitabile, a fine novembre, è arrivata la chiamata nella Rappresentativa nazionale di Lega Pro, Under 18. La prima fase di stage si è tenuta a Roma, presso il Park Hotel “Mancini” nei giorni 1 e 2 dicembre; gli allenamenti sono stati tenuti da Daniele Arrigoni, commissario tecnico dall’agosto 2015, con alle spalle importanti esperienze come allenatore in serie A. La soddisfazione e la maturità del giovanissimo Kevin Guerra: “Non me l’aspettavo, sono emozioni uniche. Quando ho indossato la maglia mi sono venuti i brividi. Per me era una cosa impossibile essere convocato perchè pensavo sempre, facendo selezioni in tutta Italia, che avrebbero preso altri ragazzi. So che questo non è un traguardo ma solo un punto di partenza!”
Antonio Baldassarre
Invece con l’invidia e la stupidità non si va da nessuna parte
Con i soldi si può andare ache in serie a