“E’ nostro dovere di legislatori garantire anche in Puglia servizi efficienti e specializzati a chi soffre di dipendenza patologiche, allineandoci alle migliori prassi attuate in altre Regioni con il supporto del privato sociale professionale”. Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Paolo Campo, componente della Commissione consiliare Assistenza Sanitaria e Servizi sociali, commentando la “riattivazione del confronto sulla proposta di regolamento presentata nella legislatura precedente anche su impulso dell’allora responsabile delle Politiche sociali della Segreteria provinciale foggiana Tommaso Pasqua”.
“Da questo documento partirà il confronto con il privato sociale del settore della cura che rappresenta le organizzazioni operanti nel territorio della Puglia e i SERT.
L’obiettivo condiviso con il capogruppo del PD Michele Mazzarano ed il collega Pino Romano è regolamentare e sostenere lo specifico servizio offerto per la cura, la prevenzione, la riabilitazione e l’assistenza a quanti vivono situazioni momentanee di dipendenza dalle droghe o dall’alcol.
E’ un tema politico qualificante quello che indichiamo alla Commissione e al Consiglio Regione, con cui garantiamo anche piena dignità e maggiore efficacia operativa a chi quotidianamente affronta i bisogni ed i disagi che derivano da queste patologie.
Ridurre i danni sanitari e sociali provocati dalle dipendenze patologiche è uno degli obiettivi più importanti di salute pubblica – conclude Paolo Campo – rafforzare la rete infrastrutturale e dei servizi per la prevenzione e la cura è necessario per restringere l’area di diffusione e diminuire i costi sociali”.
Caro Campo, sono un manfredoniano residente in Friuli. Durante uno dei frequenti soggiorni a Manfredonia sia io che mia moglie abbiamo avuto bisogno dell’ospedale di Manfredonia. Ebbene, mi spiace dirlo, ma gli standard di assistenza prestata dal nosocomio sono ben lontani da quelli garantiti in Friuli. Aggiungo che sono rimasto scandalizzato nel sapere che le donne di Manfredonia sono costrette a rivolgersi, per il parto, all’ospedale di San Giovanni Rotondo. Se si continua così, tra poco i manfredoniani scompariranno. Datevi una mossa! Cordialmente Raffaele Vairo
E come la mettiamo con i sessantamilioni di litri di Gpl che non vogliamo!! Vedi di fermare questo spaventoso insediamento nella nostra città!
Redivivo….. una tantum
Non so fino a che punto chi fa uso di droghe ed alcol lo si possa inquadrare in pazienti affetti da malattie patologiche, dove per patologia si intende “Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo”. Quelle indicate a mio avviso non sono malattie involontarie…. e quindi devono sì essere attenzionate ma prima di tutto devono essere salvaguardate quelle malattie patologiche “involontarie”, che non fanno parte della scelta di vita… ma che purtroppo arrivano a “ciel sereno” o dovute all’età.
Se uno vuol fare la vita da drogato e/o da beone… sa bene a cosa va incontro e quali sono le conseguenze che gli capiteranno.
Chiedo al ns. consigliere regionale Paolo Campo come mai nessuno parla della prossima chiusura del ns. Ospedale. O anche loro fanno finta di niente?