“Mi sono recato oggi personalmente presso il Punto di Primo Intervento di Vieste, uno dei due presidi fissi – l’altro è a Vico del Gargano – inerenti il Gargano Nord, e sono sconcertato per quanto ho avuto modo di constatare”. Giannicola De Leonardis, presidente del Gruppo Movimento Schittulli-Area Popolare alla Regione Puglia, ricorda che “l’amministrazione regionale uscente attraverso la legge n. 46 del 14 novembre 2014 -‘Seconda variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014’-, dichiarata urgente, aveva stanziato più di 22 milioni di euro, dei quali 15 milioni dovevano essere destinati alla sistemazione edilizia e all’ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico regionale, e 6 milioni e 230mila euro al progetto ‘Emergenza Gargano’, destinato ai Comuni più colpiti dall’alluvione: Vieste, Carpino, Ischitella, Cagnano, Vico del Gargano, Rodi Garganico, Isole Tremiti, San Menaio e San Marco in Lamis (Peschici non era stata inserita nell’elenco dei Comuni beneficiari)”.
“Proprio l’urgenza espressamente indicata e l’immediata disponibilità dei finanziamenti sono state ribadite sia dalla successiva delibera di giunta – la n. 2690 del 16 dicembre- che da quella firmata dal direttore generale dell’Asl di Foggia Attilio Manfrini – la n. 286 del 10 marzo 2015-, ma terminata la campagna elettorale qualcosa si è evidentemente inceppato” sottolinea De Leonardis. “Perché a Vieste il personale operante nella struttura di Primo Intervento è stato trasferito agli inizi di luglio, in apertura della stagione estiva, in una palazzina nuova ma dagli arredi praticamente inesistenti e dalla strumentazione carente, nonostante gli annunci, le promesse e i proclami. Una situazione che permane ancora oggi, comprensiva di un defibrillatore risalente al 1988 e di altri strumenti ormai datati che sono stati portati da una struttura all’altra per scongiurare emergenze e criticità che possono comunque presentarsi in qualunque momento, e che devono essere affrontati in un contesto assolutamente inadatto” continua De Leonardis. “Invito allora il presidente Michele Emiliano –titolare anche della delega alla Sanità- a chiedere e spiegare all’opinione pubblica quello che (non) è successo da queste parti, perché la sanità non può essere ridotta a un semplice e ingannevole spot, e il Gargano non merita, dopo i danni, anche la beffa di una politica incapace di mantenere impegni e assumersi responsabilità” la sua conclusione.