E’ partita per l’Africa nei giorni scorsi. Con la ”promessa” di tornare il prossimo anno. Ad Apulia, questo il nome attribuito dai volontari Lipu a una giovane albanella minore (Circus pygargus) uno splendido rapace migratore nato quest’anno in Puglia tra le colline della provincia di Foggia, i volontari della Lipu di Foggia hanno dedicato ben 200 ore alla sorveglianza e alla protezione del nido, collocato a terra nel bel mezzo di un campo di frumento, ma minacciato dalla mietitura.
Lo rende noto oggi la Lipu, a conclusione di una stagione storica iniziata anni fa con il monitoraggio del territorio da parte dei volontari dell’Associazione che ne hanno seguito la presenza e, quest’anno, registrato la storica nidificazione. Un breve video sull’evento, pubblicato alla pagina https://youtu.be/Dv5hqYidVTk, ne racconta le tappe più importanti.
“Avevamo seguito da tempo la coppia di Albanelle e tutto ha avuto inizio quando siamo riusciti a individuare il nido dell’albanella nel bel mezzo di un campo agricolo – raccontano i volontari Lipu – ma era troppo tardi, la trebbiatrice stava passando sul nido, con grande disperazione della coppia di genitori e sotto i nostri occhi increduli. Seguendo però le evoluzioni della femmina, abbiamo ritrovato le uova, ancora calde. Poi, ricostruito il nido approfittando dell’assenza dei genitori, abbiamo deciso di realizzare una rete di protezione per difendere la nidificazione, anche dalle insidiose volpi che giravano nei dintorni”.
Risale agli anni Novanta, infatti, l’ultimo tentativo di nidificazione (peraltro fallita) in Puglia per l’albanella minore, specie che sverna nelle savane africane e in primavera-estate nidifica in Europa. Con la rarefazione delle steppe, questa specie, che nidifica al suolo (caratteristica che condivide, pur in ambienti diversi, con le altre specie del genere Circus, tra cui falco di palude, albanella reale e albanella pallida) ha scelto di nidificare in mezzo alle coltivazioni estensive, in particolare cerealicole.
In Italia nidificano pochi nuclei riproduttivi nell’area tosco-laziale e in altre regioni del nord. Caratteristica di questi uccelli sono le spettacolari acrobazie effettuate dalla femmina e dal maschio, che si scambiano in volo la preda appena catturata.
La giovane albanella “pugliese” è al suo primo, più pericoloso viaggio verso l’Africa insieme ad adulti della sua specie. Ma come tutti i migratori ha fatto una promessa da mantenere: quella di tornare.
“Questo grande risultato protezionistico – ricorda Enzo Cripezzi, responsabile Lipu Puglia – è il frutto del sacrificio e dell’impegno di circa 200 ore di volontariato qualificato nonché della disponibilità della famiglia Sansone, proprietari dell’area cui va un sincero ringraziamento”.
Foggia 28 Settembre 2015 LIPU coord. della Puglia, Sez. prov.le Foggia
SCHEDA ALBANELLA MINORE
Ordine: Falconiformes Famiglia: Accipitridae
Rapace diurno, non più grande, in media, di una quarantina di centimetri, presenta una forma snella e slanciata, con coda sporgente e ali lunghe e strette (con ben visibili le quattro dita delle penne primarie). Il piumaggio della femmina è di colore bruno con una evidente macchia bianca al di sopra della coda mentre il maschio è di color grigio cenere con la punta delle ali nere.
Vastissimo l’areale di nidificazione dell’Albanella minore, diffusa dall’Europa occidentale a buona parte dell’Asia. Non altrettanto omogenea la distribuzione, con la specie diffusa prevalentemente nella parte centrale e peninsulare del continente europeo.
In Italia, l’Albanella minore è presente lungo l’intero corso del Po, con importanti ramificazioni sull’intera area litoranea nord-adriatica. Un fatto che è da attribuirsi alle abitudini di questo uccello, che non ama nidificare a quote elevate, preferendo invece aree pianeggianti o comunque comprese entro i 500 metri di altitudine. Tra le principali aree di presenza della specie, va ricordata anche la Toscana e – in aree estremamente circoscritte – la Sardegna e il viterbese, a sud del quale, appunto, solo le colline foggiane della Capitanata.
Non strettamente dipendente dalle zone umide in periodo riproduttivo, l’Albanella minore vive in simbiosi con tutta una serie di ambienti aperti quali steppe, brughiere, aree coltivate. In Itala l’Albanella minore è presente come nidificante in estate, mentre in autunno la specie migra verso i siti di svernamento posti nell’africa subsahariana.
L’”INTERVISTA” all’albanella, che racconta la sua incredibile storia
“Ciao, sono Apulia, come mi hanno chiamato gli attivisti della Lipu. Loro seguono i miei genitori da quando cercavano di metter su casa in Capitanata. Dopo tante ricerche hanno individuato il nido ma ormai la trebbiatrice stava già entrando in azione…Me lo ha raccontato mia madre, che volava disperata sul nido: dopo qualche ora di un tardo pomeriggio era tutto mietuto, e le volpi gironzolavano già sulle stoppie.
Ma quelli della Lipu hanno ritrovato il nido, per fortuna con due uova illese, e mia madre che proprio non ne voleva sapere di abbandonarlo. Allora quella sera stessa i volontari lo hanno ricomposto per mimetizzarlo il più possibile tra le stoppie. Poi, d’accordo con l’agricoltore, sono tornati per costruirci intorno una piccola recinzione con rete e filo spinato per difenderci dalle volpi. Sembra che io sia una specie importante… per questo lo hanno fatto.
Apulia continua fiera il suo racconto: “È stato quando sono tornati a costruire la recinzione che quelli della Lipu si sono accorti che ero appena nata! Hanno fatto in fretta perché c’era ancora l’altro uovo … Un lavoraccio… Dopo qualche giorno si è schiuso anche questo, per la felicità dei miei genitori che continuavano a portare arvicole e altri piccoli roditori in quantità. E’ per questo che sono considerata amica dell’agricoltura!
“Mia madre è molto premurosa: ha diluviato per due volte che quasi non ci si vedeva, lei è rimasta sul nido per proteggerci ma mio fratello minore non ce l’ha fatta. Da lontano ci osservavano quelli della Lipu ma non potevano fare nulla se non spargere altra paglia e cespugli per proteggermi dal sole e dalla vista dei predatori.
La volpe si è avvicinata diverse volte, in qualche caso i volontari Lipu hanno dovuto scacciarla prima che mi individuasse. Mio padre è abile e coraggioso: è stato anche per mezz’ora in volo ad attaccare la volpe rischiando di brutto! Aveva scacciato cornacchie e nibbi ma quella volpe… oh niente , non se ne voleva andare ! Mia madre invece rimaneva a terra tra me e la volpe per tentare di disorientarla. Per fortuna – conclude Apulia – quelli della Lipu mi controllavano da lontano tutti i giorni. Ce l’hanno messa tutta per aiutarmi. Loro si basano sul sostegno di tante persone che amano la natura e gli animali, specialmente le specie minacciate. Insomma, come me”.
Evviva!!! Tutta la Capitanata è in festa per questo importantissimo evento.Albanella for president!!!