Domenica 22 Dicembre 2024

#COMPRATELAMANFREDONIAVETRO populismo e speranze disperate

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La fabbrica ripartirà, Roma e Bari sono attive nella ricerca di un acquirente e nel frattempo, in barba al concordato preventivo liquidatorio, neppure una lastra di vetro uscirà dai magazzini. Questo il messaggio che Emiliano, sollecitato dal sindaco Riccardi, è venuto a portare la settimana scorsa ai lavoratori della Manfredonia Vetro. La vertenza Sangalli, che in questi giorni si intrica ulteriormente alla volontà della Vetrotec Due di cessare le attività e licenziare le 37 unità occupate, attira un mix di speranze sincere e la solita demagogia di chi è responsabile della Catastrofe del Contratto d’Area: l’intera classe politica e noi che prima chiediamo l’elemosina e poi votiamo. Ma è plausibile attendersi l’arrivo di un nuovo investitore? Un imprenditore non ragiona in termini di solidarietà, ma di mercato. O di contributi pubblici, come la storia locale insegna. Dunque, quali analisi del mercato del vetro sono state fatte per assicurare che tutto si risolverà per il meglio? La politica procede a tentoni e, conscia di non avere soluzioni soldi e idee, cerca intanto di disinnescare la bomba sociale. Alcuni degli impedimenti per la ripartenza della fabbrica sono la difficoltà oggettiva di fare industria nel Sud Italia e la burocrazia UE che impone al processo produttivo vincoli costosi, aggirati invece dal vetro prodotto extra UE. E infine domandiamoci: perché, a cavallo del millennio, abbiamo assistito alla “calata” degli imprenditori? Perché c’era un bottino che ora non c’è più e con cui non siamo stati capaci di sviluppare le infrastrutture, cardine di qualsiasi ipotesi di sviluppo. Il treno l’abbiamo perso. Ed ora che ci resta? Un bellissimo campo sportivo in pieno centro, un nuovo lungomare da consumare in passeggiate, circa 14.500 tra disoccupati e inoccupati, manufatti di archeologia industriale e un bel numero di politici e parapolitici (una parte, quella infetta, degli intoccabili dipendenti della P.A.) che disoccupati non sono ma sarebbe meglio se lo fossero. Per fortuna, come da tradizione fiabesca, c’è l’abracadabra: Turismo! Già perché a questo punto, data la deficienza cultural-ambientale di cui soffriamo, il mantra dello sviluppo turistico sembra più una pratica per esorcizzare una vistosa agonia che non qualcosa in cui riversare impegno enorme e concreto e idee innovative. Invece si scivola nel grottesco tra una mangiata e un convegno organizzati dal GAL e i pasticci dell’Agenzia del “Turismo”, mentre vediamo cozzare i dati del forte afflusso estivo di turisti sul Gargano con l’assenza di strutture ricettive. Per lo sviluppo industriale ci vogliono onestà e infrastrutture, per quello turistico sensibilità ambientale, dunque valorizzazione del territorio, dunque intelligenza. Di tutto ciò noi, come popolo, cosa abbiamo? “Chi aveva orecchie, chi poté sentire / Ritrovò la sua vita, com’era e com’è stata” [Capossela].

Massimiliano Rinaldi

P.S. nel giornale abbiamo riportato delle informazioni non corrette sulla presenza in Puglia di aziende del vetro e del tipo di impianto e di questo ce ne scusiamo, la nostra fonte ci ha fornito delle informazioni fuorvianti. L’articolo vuol essere una riflessione su come viene gestito lo sviluppo industriale nella nostra terra, alla luce della esperienza fatta nell’area ex Enichem (ieri come oggi) e nell’area industriale sita lungo la SS89. Nel prossimo giornale apporteremo le dovute rettifiche chiarendo il ruolo di questo importante impianto e mettendo ancor maggiormente in evidenza il suo ruolo e valore sul mercato.

I dipendenti della ManfredoniaVetro

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Commenti

  • Nel giornale abbiamo riportato delle informazioni non corrette sulla presenza in Puglia di aziende del vetro e del tipo di impianto e di questo ce ne scusiamo, la nostra fonte ci ha fornito delle informazioni fuorvianti. L’articolo vuol essere una riflessione su come viene gestito lo sviluppo industriale nella nostra terra, alla luce della esperienza fatta nell’area ex Enichem (ieri come oggi) e nell’area industriale sita lungo la SS89. Nel prossimo giornale apporteremo le dovute rettifiche chiarendo il ruolo di questo importante impianto e mettendo ancor maggiormente in evidenza il suo ruolo e valore sul mercato.

    la redazione

    Redazione 29/09/2015 15:18 Rispondi
  • Concordo su alcuni commenti, l’esperto consultato dalla redazione nn sa di cosa sta parlando.
    Confonde le fabbriche di vetro in senso lato con il vetro float, In realtà in Italia di aziende che producono vetro float si contano su una mano.

    Pasquale Bisceglia 28/09/2015 20:59 Rispondi
  • Non commento neanche questo articolo senza ne capo ne coda basato sulle dichiarazioni gufesche di uno pseudo esperto del mercato del vetro float trovato per caso alla cantina di Ciumarill!

    Domenico 28/09/2015 20:23 Rispondi
  • Massimiliano Rinaldi chiede “noi popolo cosa abbiamo”? Tra turismo e industria? Io ti dico cosa non abbiamo.
    Non abbiamo una classe dirigente idonea, non abbiamo politici degni di questo nome, non abbiamo una visione di insieme, non abbiamo la cultura di cittadinanza, siamo il popolo piu’disunito che esista. Non abbiamo voglia di fare.

    antonella 28/09/2015 16:14 Rispondi
  • Questo articolo mi sa tanto di una discussione da bar; scritta un po meglio….

    Antonio 28/09/2015 15:17 Rispondi
  • andatevi a trovare un lavoro..nn aspettate che vi danno la cassaintegrazione e la mobilità…ecco perkè l italia sta andando a rotoli ed io andrò in pensione a 100 anni..VERGOGNA!!!

    mikele juari 28/09/2015 14:40 Rispondi
  • Come al solito ci sono sempre i GUFI, auguriamoci che il Massimiliano di turno si sbagli.
    Manfredonia non è mai stata una città turistica, ma è conosciuta solo come la PORTA de GARGANO.
    Gli unici turisti, sono i tantissimi Sipontini che lavorano fuori, e nei mesi estivi rientrano per rivedere i familiari.
    cordiali saluti

    tonino 01 51 28/09/2015 11:46 Rispondi
  • Ma chi è l’esperto che avete consultato? E’ un frequentatore di bar?
    Confondere i forni per bottiglie con i forni per vetro piano significa non capire un tubo di industria.

    Michele 28/09/2015 10:43 Rispondi
  • tra poco portono via anche l’insegna, ma ripartirà. ma mi faccia il piacere

    no gas no party 28/09/2015 9:04 Rispondi
  • Ma che dici. ….
    Le 30 vetrerie sono un totale tra i float, vetro per auto, vetro cavo.
    Di vetreria float ce ne sono solo 3 in Italia e da anno nuovo ne rimarranno solo 2

    cittadini 28/09/2015 8:13 Rispondi

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