Saranno assegnati oggi i riconoscimenti della XXXII Edizione del Premio Letterario “Cava de’ Tirreni”, per la Poesia e la Narrativa 2015, che si avvale del patrocinio della Provincia di Salerno, del Comune di Cava de’ Tirreni, della locale Azienda di Soggiorno e Turismo e di altri Enti pubblici e privati. Tra i premiati c’è lo scrittore Italo MAGNO, che ha partecipato al Premio Letterario con il suo ultimo romanzo inedito dal titolo “A scuola con il sorriso”, di 198 pagine. Il protagonista principale del romanzo attraversa quarant’anni di storia della scuola italiana, partendo dalla prima legge del precariato del 1971 e fino ai giorno nostri.
In essa si rivela il basso livello della scuola italiana, molto ben rilevato dall’indagine dell’OCSE, ed i suoi punti di forza, rappresentati dall’integrazione dei diversamente abili e, soprattutto, dalla capacità dei docenti di vincere ogni barriera rappresentata dal formalismo, dalla burocrazia e dall’assenza di strutture e di una legislazione adeguata. In particolare il docente protagonista si erge su tutto per la capacità di raggiungere un rapporto empatico molto intenso con gli alunni e per il giusto utilizzo, ch’egli fa, delle risorse umane e culturali del territorio in cui opera. La pubblicazione a stampa del romanzo premiato è attesa per l’estate 2016. Alla cerimonia di premiazione, che si svolgerà presso la Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni sarà presente l’Autore e verranno letti alcuni brani del suo libro. La Giuria è composta da Alfonso Amendola, docente universitario, Maria Olmina D’Arienzo, dirigente scolastico, Claudia Imbimbo, docente di progettazione grafica, Concita De Luca, giornalista. La cerimonia di premiazione, prevede la lettura di brani dei testi premiati e una serata di gala con rinfresco. Gli autori premiati – nelle categorie romanzo edito, inedito, poesia edita ed inedita – saranno ospitati presso l’hotel “Victoria Maiorino” di Cava de’ Tirreni, a cura dell’Associazione Culturale L’IRIDE e dell’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Cava.
Da: A scuola con il sorriso
Accettò quella nomina. Non sapeva per dove, ma si prese la nomina e lasciò il provveditorato, ancora gremito di tante anime penitenti. Cattedra completa al primo colpo, non era una cosa da poco e, per quanto riguardava il luogo, non faceva niente, perché Andrea per insegnare sarebbe andato anche in cima al mondo. Purtroppo, quando si avviò per raggiungere la sede di servizio, si accorse che in cima al mondo non gli era toccato di recarsi, ma ci andò molto vicino, giacché dovette prendere il pullman per Napoli e farsi lasciare proprio allo scalo dove transitava il treno diretto in Campania e non vi era, però, alcun mezzo che potesse portarlo su. Capì, allora, ch’era stata una vera fregatura affidarsi al nome della sua prima sede di servizio. Infatti, ad onta de nome, Panni era tutt’altro da quello che il nome evocava, cioè l’andare in panne, con l’auto placidamente ferma sul ciglio di strada senza abbordare alcuna curva. Soprattutto lo capì quando restò fermo allo scalo ferroviario e guardò su, verso quel paesino davvero molto in alto che, per evitare di cadere giù, si era saldamente aggrappato alla montagna. Chiese all’uomo che regolava le sbarre del passaggio a livello a che ora passava il pullman per salire e quello gli rispose che il piccolo ponte era caduto e non si poteva passare né col pullman e neanche con l’auto. Così dopo più di mezz’ora i ragazzi del piccolo paese accolsero strepitando il nuovo professore di lettere che veniva portato a dorso di mulo.