Porre domande per trovare opportune risposte. Dopo aver affrontato e snocciolato i temi dell’artigianato e dell’agroalimentare i meeting di “FestiGal” propongono una discussione sulla “Valorizzazione del patrimonio culturale e turistico locale”. Proprio questo è il titolo del prossimo appuntamento che il Gal Daunofantino ha organizzato per questo pomeriggio (ore 18.30) a Manfredonia in una location speciale, la Chiesa di Santa Chiara.
L’obiettivo dell’incontro pubblico è di informare l’opinione pubblica degli importanti lavori che stanno interessando il territorio (il nascente Polo museale integrato della Daunia a Manfredonia), facendo il punto della situazione e sopratutto ragionando sulle prospettive e le opportunità che si aprono per il futuro prossimo venturo.
Ad intervenire saranno Michele D’Errico (Presidente Gal Daunofantino), Angelo Riccardi (Sindaco di Manfredonia), Dott.ssa Anna Maria Tunzi (Direttrice Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia), Arch. Antonello D’Ardes (Direttore dei lavori del costituendo “Museo Diocesano”), Arch. Nunzio Tomaiuoli (Progettista “Polo Museale” di Manfredonia), Arch. Francesco Longobardi (Direttore dei lavori “S. Leonardo” e “Santa Maria di Siponto”). A moderare l’incontro Filippo Santigliano, Direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno – Edizione Capitanata”.
Il Museo Archeologico della Daunia, destinatario di circa 20milioni di euro investiti dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo attraverso il POIn (Programma Operativo Interregionale), è un mosaico nel quale ogni “pezzo” si incastra con gli altri, con il preciso obiettivo di riqualificare luoghi e contenitori della storia del territorio: dal Castello di Manfredonia ed il suo fossato, all’area archeologica di Santa Maria di Siponto, dall’Abbazia di San Leonardo agli Ipogei Capparelli, per giungere alle fabbriche dell’ex convento di San Francesco.
Ufficio Stampa e Comunicazione – Gal Daunofantino
E le stelle…e il turismo culturale stanno a guardare…..la risposta c’è già: fine lavori previsti: aprile-maggio 2015 /cosi ci è stato detto), Fine lavori? Sicuramente non prima della fine del 2015.
Intanto abbiamo chiuso questa città al turismo culturale non solo Manfredoniano, ma anche Pugliese ,Italiano e Straniero per un anno e mezzo (chiedetelo ai Tour operators che li avevano incluso nei lori itinerari,senza che alcuno li avvertisse,il danno a loro provocato).
S.Maria Maggiore: chiusa da Ottobre 2014
San Leonardo di Siponto: idem
Castello Museo . stessa cosa
Ipogei Capparelli da sempre non visitabili
Chiese di Manfredonia Storiche: chiuse (S.ftancesco, San Benedetto, Santa Chiara,ecc.)
Centro storico: ma cìè un centro storico degno di questo neme?
Tutto il resto sono solo chiacchiere.
In un’altra città “seria” si sarebbero programmati i lavori, non chiudendo tutto a tutti, ma operando in steep by steep, cie facendosi consegnare almeno le chiese (S.Maria e San Leonardo per la primavera scorsa e continuando i lavori per le altre parti.
Le Stele daunie si sarebbero potute trasferire (come è stato fatto a Reggio
Calabria per i Bronzi di Riare situati in un locale della Regione Calabria e rei visitabili) ad esempio in un locale aperto o chiuso di Palazzo San Domenico, rendendole fruibili al turismo.
Cose moto difficili?
Pensate ad es. se contemporaneamente si chiudessero al pubblicoc a Firenze li Uffizi, Palazzo Pitti, Piazza delle Signoria, il Duomo e il Battistero….. non oso pensare alle conseguenze che avrebbero ricevuto i cosiddetti “addetti ai lavori”