Furto di cavi di rame alla centrale Enel di Manfredonia: due arresti gli arrestati. L’intervento dei Carabinieri, in seguito a una telefonata che segnalava persone sospette all’interno della Centrale Enel di viale Padre Pio. Oltre al rame, i due arrestati stavano per portar via due trasformatori di tensione e uno di corrente. Stavano per portar via più di 25 chili di rame in conduttore dalla centrale Enel di viale Padre Pio, i due uomini arrestati dai Carabinieri di Manfredonia. Giuseppe Caposeno, 45 anni, e Filippo Angerillo, 35, sono stati fermati dai Carabinieri in seguito a una chiamata al 112 che segnalava la presenza di persone sospette all’interno della centrale. Recatisi immediatamente sul posto, i militari sorprendevano i due arrestati all’interno della struttura. Dopo un breve tentativo di fuga, sono stati bloccati. I due erano riusciti a penetrare all’interno dell’edificio abbattendo gli ostacoli con un grosso piede di porco e un’asta. A pochi metri dalla prima porta erano stati accantonati 25 chili di rame in conduttore, due trasformatori di tensione e uno di corrente, pronti per essere prelevati al momento della fuga. I due avevano anche aperto la parte superiore delle celle per accedere alla sbarratura in tension a 20mila volt, apparecchiatura estremamente pericolosa. I danni provocati dai due arrestati si attesta intorno ai 15mila euro. I due uomini sono stati arrestati e sottoposti ai domiciliari.
Buonasera/buongiorno.
Dopo che anche a livello canonico è stata segnalata l’ emergenza lavorativa, in particolar modo nel nostro territorio, ci si dovrebbe
chiedere se si avesse un lavoro che garantisca una vita dignitosa
e in termini economici e in termini lavorativi e in termini di realizzazione personale, in grado di permettere relazioni sociali a se stessi e alla propria famiglia, senza essere “spadroneggiati”…se si arrivi ugualmente a gesti simili…
che sicuramente vanno bloccati se non evitati alla radice
(esempio, tenendo meno accessibile le notizie lavorative organizzative…)…due sono le vie, e se per la via buona occorono
miracoli o “salti mortali”, per volontà di uomini e non certo di Nostro Signore, pultroppo rimane solo l’ altra…eppure, sulla carta,
sembra tutto risolto…tutti sistemati e realizzati…ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…
Un esame di coscienza costante, con una “ricognizione” della propria persona in pensieri, parole, opere e omissioni, porterebbe sicuramente un aiuto costante a chi è chiamato a prendere decisioni e chi è chiamato a gioire…
Ci sarebbe sempretanto da dire, scrivere e ricordare…
Ricordo la fede in Gesù Cristo figlio di Dio, i 10 comandamenti tra cui non uccidere e non rubare…ricordo che siamo tutti uomini con le nostre debolezze e in necessità di conversione interiore (oltre il rispetto delle leggi civili…)…anche la Messa potrebbe aiutare…
Ringrazio dell’ attenzione, nel mio “piccolo”…
Domenico Pio La Forgia.
ROBA DA RIDERE:”sottoposti ai domiciliari”.E continuate a credere alla Befana ed a vestirvi da Babbo Natale.Tanto chi dovrebbe fare leggi adeguate se ne frega:infatti continuano a discutere sul sesso degli angeli!