Dichiarazione di Raffaele Piemontese, segretario provinciale PD Capitanata
E’ la mia età ad avermi consentito di apprezzare particolarmente Matteo Fusilli, dirigente politico e amministratore come pochi ne ho conosciuti anche per la sua capacità di prestare davvero ascolto ai giovani militanti del PCI-PdS-DS-PD.
Ne ha fatta tanta di strada, guadagnando stima e rispetto nella comune città di nascita, Monte Sant’Angelo, in Capitanata, in Puglia e in Italia.
Ogni volta che ho avuto la fortuna di ascoltarlo e di parlargli ho imparato qualcosa e ho potuto meglio affinare il mio pensiero, anche per la sua inclinazione alla complessità e all’innovazione.
Come per tutti, e praticamente in tutti gli schieramenti politici, la memoria di Matteo Fusilli è indissolubilmente legata alla nascita del Parco Nazionale del Gargano, che lui volle ampliato alla riserva marina delle Isole Tremiti realizzando così una tra le aree protette più estese d’Italia e d’Europa.
Non è stato facile il suo lavoro, eppure è riuscito a dimostrare, innanzitutto ai 120.000 residenti dei Comuni del Parco ed alle centinaia di migliaia di turisti che ogni anno visitano il Gargano, che si può conservare l’ambiente e costruire opportunità di sviluppo e reddito; che la sostenibilità ambientale del ciclo produttivo è un valore economico e sociale.
A lui si devono le prime misure di sostegno alle imprese agricole, zootecniche e turistiche che operavano nell’area protetta, smentendo con decisione le previsioni catastrofiche di quanti profetizzavano la desertificazione economica e occupazionale del Gargano. E fu sempre Matteo Fusilli ad avviare le attività di osservazione naturalistica e ricerca scientifica che ci hanno fatto conoscere la ricchezza nascosta della Montagna del Sole.
Ecco, la capacità di combinare il pragmatismo dell’amministratore con la visione del politico era uno dei tratti più distintivi di Matteo Fusilli, che l’intera comunità del Partito Democratico piange insieme alla sua famiglia.