Il sindaco Riccardi: “Amministrazione e Coalizione di Maggioranza esprimono ferma contrarietà alla realizzazione del progetto, non convinti delle argomentazioni sostenute dai rappresentanti di Energas”.
Ieri, 29 luglio 2015, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e della coalizione “Manfredonia 2020”, hanno incontrato i dirigenti Energas S.p.a. per approfondire i vari aspetti inerenti il progetto per la realizzazione del deposito costiero di GPL (Gas di petrolio liquefatto) nel territorio del Comune di Manfredonia, in località ‘Santo Spiriticchio’.
La tipologia dell’opera s’inquadra tra gli “impianti di stoccaggio gas combustibili” e consiste nella realizzazione del deposito costiero di GPL, costituito da 12 serbatoi di capacità complessiva di 60.000 mc e delle opere funzionalmente connesse: gasdotto di lunghezza 10 km di collegamento tra il deposito ed il pontile (del porto alti fondali) di attracco delle navi gasiere, raccordo ferroviario della lunghezza di 1800 m di collegamento del deposito alla stazione di Frattarolo.
“I rappresentanti dell’Amministrazione e della Coalizione di Maggioranza, dopo approfondita valutazione delle diverse problematiche, esprimono ferma contrarietà alla realizzazione del progetto in questione, non convinti delle argomentazioni sostenute dai rappresentanti di Energas. L’insediamento del deposito di GPL – dice il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi – desta allarme sociale, tenuto conto anche della storia economica del territorio, che ha subìto l’industrializzazione forzata con la violazione delle vocazioni territoriali da parte dello stabilimento di chimica di base che ha prodotto rischio per la salute e per l’ambiente, e inquinamento che, ancora oggi, stiamo pagando”.
“Non convincono le ricadute occupazionali previste dall’intervento, molto ridotte rispetto alla dimensione dello stesso. Sono opinabili le considerazioni che si riferiscono alla piena compatibilità del progetto con la destinazione urbanistica, poiché per l’area industriale ex DI 49, il PRG vigente prevede la realizzazione di impianti non inquinanti, mentre l’intervento in questione rientra tra quelli a rischio d‘incidente rilevante”.
Inoltre, la Pubblica Amministrazione, per l’area in oggetto, col recepimento del piano di gestione delle aree naturali SIC – ZPS (delibera di Consiglio Comunale n. 13 del 28/02/2009) e successivamente con l’adozione del documento programmatico preliminare per la variante di adeguamento del PRG al nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), prevede che “per l’ampia zona DI 49 a valle della S.S. 89, appare opportuno riconoscere i valori reali e attuali delle aree (destinate a zona produttiva da oltre trenta anni ma mai attuate), valorizzarne le caratteristiche e le potenzialità e rivedere la datata (e superata nei fatti) destinazione produttiva per un ritorno ad usi agricoli di qualità in coerenza dei presupposti del PPTR di valorizzazione dei paesaggi rurali caratterizzanti il territorio, di risparmio nel consumo di suolo e di recupero degli insediamenti esistenti”.
“Come forze politiche di maggioranza, non ci nascondiamo dietro pareri tecnici, come altri fecero in passato, ma intendiamo riaffermare le linee programmatiche deliberate il 15 aprile 2015 dal Consiglio comunale, inerenti l’adeguamento del PRG vigente del Comune di Manfredonia al nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR). Gli obiettivi generali ivi indicati – aggiunge il primo cittadino sipontino – per migliorare la qualità del territorio, valorizzare i paesaggi e le figure territoriali di lunga durata, valorizzare il patrimonio identitario culturale]insediativo, devono essere perseguiti per rispettare il paesaggio del territorio che deve vivere il proprio futuro nelle proprie vocazioni”,.
“Intendiamo altresì far valere le ragioni del nostro Comune in seno al Comitato tecnico regionale ove svolgeremo decisa azione per porre in rilievo il rischio industriale e opporci al rilascio del nulla osta di fattibilità, in quanto riteniamo il rapporto di sicurezza presentato da Energas S.p.a. non rispondente alla normativa vigente. In osservanza a quanto previsto dalla stessa normativa intendiamo consultare la popolazione che deve essere messa in grado di esprimere il proprio parere sul progetto del deposito di GPL”, conclude il sindaco Riccardi.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia
Ma il Sindaco Riccardi non è la stessa persona che 15 giorni fa, alle dichiarazioni di Bordo, replicava su Facebook “Il referendum per spendere 200 mila euro dei contribuenti?Un referendum consultivo è del tutto inutile, l’opera è considerata per legge strategica…. ed ora, con una bella faccia tosta, cambia strategia è dichiara “…INTENDIAMO CONSULTARE LA POPOLAZIONE che deve essere messa in grado di esprimere il proprio parere…..” Non è che il Presidente BORDO si è fatto sentire è ha fatto un cazziatone al sindaco.Figuriamoci la scena.
Tranquillo angelo, fatti un giro, manfredonia non ha finito i suoi problemi con l’energas,
1°se i nostri amministratori si destano dall’immobilismo che li ha segnati per 5 anni, cominciando a fare il proprio dovere,noi non possiamo che plaudere con piacere,
2° manfredonia ha tanti problemi irrisolti , che se questa amministrazione riuscisse a risolverne una metà in 5 anni , noi altri ne saremo felici.
3°ti garantisco che quando i nostri amministratori faranno il loro dovere, noi non gli faremo mancare i dovuti ringraziamenti,di contro non gli faremo mancare la nostra voce.
Sappi in fine, che in ogni democrazia, in ogni parlamento,consiglio, vi è una maggioranza atta al governo e una minoranza/opposizione atta al controllo, e siccome manfredonia non ha avuto una minoranza, penso sia giusto che ora ci sia,se a qualcuno dispiace, pazienza, dovra’ farsene una ragione,
Strani sti frustrati e falliti della vita , se il sindaco non parla , tutti addosso, se il sindaco dice ma , sti falliti tutti addosso al sindaco, se il sindaco dice non sa da fare , sti falliti dicono che non hs il potere perché non dipende da lui. Jet a fatie’ !!!!
Caro Luigi proprio un attenta analisi. Per questo ti propongo una pompa di spine di fichi d’india. Farebbe bene al tuo cervello. Quanti falliti!!!
Alla fine degli anni ’80 a Manfredonia doveva sorgere una centrale termoelettrica dell’ENEL, sulla costa, dopo l’ANIC, e incominciarono gli scavi delle fondazioni. In questi frangenti un mio amico affittò il proprio villino a Siponto a due ingegneri dell’ENEL per un anno, ma dopo 8 o nove mesi, questi chiamarono il padrone di casa dicendo di dover lasciare il villino. L’amico mi volle portare con sé per fare il testimone, pensando di dover litigare con i due. Invece ci fu una civile e signorile conversazione. I due spiegarono che la centrale, in quel posto previsto, era impossibile costruirla per la presenza di molte grotte sotterranee e di falde acquifere, ma poi dissero che andavano via subito perché, TRA UN MESETTO, qui ci saranno scioperi e dimostrazioni contro la centrale. Pagarono i canoni di affitto fino alla fine della locazione, salutarono e andarono via. Dopo un mesetto, tutta Manfredonia scese in piazza per il famoso corteo contro l’ENEL e la sua centrale, dietro il nostro Sindaco e l’intera giunta, la stessa che aveva accolto festosamente l’ENEL stesso un anno prima!!!
Ci saranno i famosi CORSI E RICORSI STORICI anche adesso?????
Qui non si tratta di fare la pernacchia al m5s e’neanche ha italo magno e’neanche ha romani che bene hanno fatto ad alzare il polverone,come bene ha fatto riccardi adesso ha difendere l’interesso di manfredonia tutta, ha’ prescindere i colori politici.bisogna mettersi in testa che chi viene dal nord ha mettere una fabrica,deve portare lavoro per i giovani e’non morte,percio i politici tutti di destra e’sinistra e centro fate i politici con P maiuscola.
Te freghatevn moooo….e adesso cosa faranno quelli dei M5S, Romani e Italo Magno????Hanno finito le loro argomentazioni?????
Posto che andrà verificata l’autorità del sindaco in merito alla capacità di opporsi alla realizzazione di una simile struttura, Angelo mi sembri molto più attendo e preso dalla lotta alla concorrenza politica del (presumo) ‘tuo’ sindaco piuttosto che rilevare che almeno una volta ogni tanto la politica locale sembri aver dato prova di una convergenza di idee, desumendone la bontà delle stesse dal fatto che le fazioni (tra di loro avverse) hanno condiviso gli intendi.
Non me ne volere, ma la tua replica svela la sola tua indole rissosa ed incompetente, che non porta giovamento se non per coloro che fanno della sterile polemica un loro preciso stile di vita.