Dichiarazione di Raffaele Piemontese, segretario provinciale PD Capitanata
Quello di legalità è un principio inderogabile, a maggior ragione quando l’ambito di applicazione è istituzionale. Per questo motivo è opportuno studiare, non appena possibile, la voluminosa documentazione prodotta dalla Commissione prefettizia per motivare lo scioglimento del Consiglio comunale di Monte Sant’Angelo. Alla ricerca non della condanna generica e ingenerosa di un’intera comunità, ma della responsabilità individuale e personale di chi mai più dovrà occuparsi del bene comune.
Ciò significa che è senza dubbio doveroso agire per estirpare ogni pur minima connivenza, collusione o contiguità tra chi opera nel Comune, tecnico o politico che sia, ed esponenti o clan mafiosi e criminali dell’area.
Bisogna farlo in primo luogo in difesa della città e dell’istituzione democratica; ma bisogna farlo anche a tutela della dignità e dell’onestà dei cittadini e degli amministratori di Monte Sant’Angelo, per la grandissima parte gente per bene, operosa e impegnata quotidianamente a modificare in meglio la complessa realtà in cui vive e opera.
A queste persone, a queste donne e questi uomini rappresentati più che degnamente anche dai consiglieri comunali e dai dirigenti politici del Partito Democratico esprimo la solidarietà e la vicinanza della nostra comunità politica.
I consiglieri comunali del PD – Generoso Rignanese e Giovanni Vergura – sono due giovani e capaci rappresentanti istituzionali, tra gli artefici, insieme all’intero gruppo dirigente, di risultati elettorali straordinari nel biennio 2014-2015. Alle Europee il PD ottenne il 55,1%, tra le percentuali più alte di Puglia, mentre alle Regionali la lista è arrivata al 44% (più del doppio della percentuale provinciale) e Michele Emiliano ha ottenuto il 71,3% dei consensi.
Tutto ciò senza aver mai amministrato la città nell’ultimo decennio. L’esperienza del Partito Democratico dimostra che a Monte Sant’Angelo si può fare politica e ottenere consenso senza fare accordi inconfessabili o senza assumere impegni opachi. Di qui la necessità di approfondire il caso senza emettere giudizi sommari e indistinti; il rigore e l’impegno politico del PD, in tal senso, non sono assolutamente in discussione.