I Carabinieri di Manfredonia hanno tratto in arresto il 35enne R. N., su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Foggia a seguito della violazione delle prescrizioni a lui già imposte.
Nello specifico, le ipotesi accusatorie nascono da un’informativa dei Carabinieri di Manfredonia con la quale l’uomo era stato denunciato per atti persecutori e lesioni personali dolose nei confronti della ex compagna. A seguito di quella vicenda l’Autorità Giudiziaria, concordando con quanto raccolto dall’Arma, aveva emesso nei confronti dell’uomo la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.
Il 13 giugno scorso, una nuova nota dell’Arma di Manfredonia segnalava però la violazione delle prescrizioni imposte con la misura attuata ed, in particolare, un episodio nel quale l’uomo aveva avvicinato l’ex compagna e la figlia e, visto il rifiuto di questa di intrattenere un colloquio con lui, l’aveva dapprima strattonata e successivamente minacciata con frasi del tipo “io ti conosco, so dove abiti” e “tanto se non me la sono presa stasera la bambina me la prenderò un altro giorno”, continuando poi a seguire la vittima, nonostante l’intervento del padre della donna.
Considerato che la condotta posta in essere da Nasuto costituisce una grave violazione della misura cautelare già posta in essere nei suoi confronti ed attesta la inaffidabile personalità dello stesso e visto il concreto pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminose, l’Autorità Giudiziaria ha emesso la misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
La custodia cautelare ai domiciliari non serve a niente, nei confronti di questa gentaglia, ci vogliono le misure restrittive in galera.
È facile buttare fango sulla gente in questa maniera magari senza nemmeno conoscerlo io conosco le due famiglie e sono a conoscenza della situazione ma non per questo mi permetto di giudicare quindi siate uomini e non sciacalli pronti a farsi grandi sulle sfortuna altrui