Giovedì 18 Luglio 2024

Procedono i lavoro dell'indagine epidemiologica nell'area di Manfredonia

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Il 16 giugno 2015 presso il Palazzo dei Celestini si è svolto il terzo incontro pubblico del progetto partecipato “Ambiente e salute a Manfredonia”. Le persone che vi hanno partecipato erano poco di più dei precedenti incontri e gli interventi dal pubblico sono stati di buon profilo. Direi che era prevedibile, nel periodo della campagna elettorale abbiamo volutamente tenere “basso il tono “ su questa indagine. Ma il lavoro è continuato ed ora è il momento di riprendere a pieno la comunicazione e l’informazione.

La proposta di effettuare una indagine epidemiologica sulla popolazione di Manfredonia non è idea recente, ed inoltre l’impostazione dell’attuale indagine parte nell’autunno del 2013 e si è concretizzata a fine gennaio 2015 con una accordo di collaborazione per una ricerca di interesse comune dal titolo “Indagine conoscitiva sullo stato di salute della popolazione e dell’ambiente nella città di Manfredonia”. L’accordo è stato fatto tra il Comune di Manfredonia, il CNR e l’ASL di Foggia e tutti i documenti sono consultabili sul sito www.ambientesalutemanfredonia.it .

L’accordo con il Comune di Manfredonia prevede una indagine che essenzialmente utilizzi dati amministrativi correnti. L’ASL ha già messo a disposizione i flussi sanitari elettronici disponibili, quali i dati di mortalità e dei ricoveri, a partire dai primi anni 2000. Presso il Comune è disponibile l’anagrafe elettronica dal 2004 e su cartaceo per tutti gli anni precedenti. Sarebbe possibile anche aggiornare lo studio sullo stato di salute dei lavoratori che effettuarono la bonifica dopo l’incidente del 1976, studio che disposto dalla Procura di Foggia e realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità.

Per valutare lo stato dell’ambiente sono stati già raccolti molti documenti che riguardano l’incidente del 1976. L’impegno è ora di aggiornare la raccolta della documentazione sui periodi più recenti. È prevista, inoltre, la ricostruzione delle ricadute di arsenico sul territorio a seguito dell’incidente del 1976.

La raccolta di dati e di documenti è, dunque, già iniziata. Questa indagine, tuttavia, si definisce partecipata per le decisione che vengono assunte insieme con la cittadinanza. Ogni indagine di salute è tipica di quella zona ed è fondamentale il contributo di chi ci vive e ne conosce la storia. Sul sito del progetto sono stati pubblicati i quesiti che rappresentano le domande emerse in questi mesi dalle discussioni con chi ha partecipato al coordinamento dei cittadini. Per circa un mese ci sarà una opera di promozione del progetto in città per far conoscere questa indagine e invitare il maggior numero di persone a rispondere ai quesiti e a proporre nuove domande, riflessioni, notizie. Per far capire l’importanza della partecipazione della cittadinanza vorrei citare quanto è emerso dall’esame delle risposte avute fino al 16 giugno. Qualcuno ha scritto di tener conto dei 60 giovani assunti dal comune al momento dell’incidente e mandati a pulire in fabbrica senza alcuna protezione. Bene noi non lo avremmo saputo se qualcuno non lo avesse scritto e non ne avremmo tenuto conto nelle analisi che andremo a fare. Invece occorrerà recuperare le storie sanitarie di queste persone per verificarne lo stato di salute. Mi chiedo quante altre cose si dovrebbero sapere per impostare in modo corretto questa indagine sullo stato di salute di chi vive o ha vissuto a Manfredonia. Quali zone della città i cittadini pensano che allora o dopo abbiano risentito di maggiore inquinamento? Quali patologie a loro giudizio devono prima di tutto essere studiate, oltre a quelle che secondo la scienza sono associate alle esposizioni ad arsenico? Quali sono stati i gruppi di persone più esposte all’inquinamento? La partecipazione attiva di delle persone che risiedono a Manfredonia o che vi hanno risieduto è fondamentale. Il compito di noi ricercatori sarà di fare le analisi opportune, ma dove indirizzare le analisi saranno i cittadini a dirlo.

Vorrei inoltre sottolineare che l’idea di ricerca epidemiologica partecipata per certi aspetti è nuova in Italia, quindi, riprendendo le parole di Maurizio Portaluri, con questa indagine su Manfredonia “si sperimenta un modo nuovo di fare ricerca che tiene conto di saperi e di conoscenze che sono al di fuori dell’accademia e delle istituzioni. È potrebbe essere un modello nuovo da replicare in altre città della nostra regione e del mezzogiorno”.

In futuro è previsto un incontro pubblico a metà settembre, con la partecipazione del Sindaco, in cui presenteremo il protocollo dello studio che sarà anche valutato da tre revisori esterni ed indipendenti dal gruppo di ricerca. Sono, infine, previsti incontri con la popolazione in cui i ricercatori presenteranno potenzialità e limiti dell’approccio epidemiologico. Questo, è l’auspicio, favorirà uno scambio di conoscenze, la crescita culturale della comunità e contribuirà a definire un linguaggio comune.

Dr. Maria Angela Vigotti
Dip. di Biologia-Universita’ di Pisa

 

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  • Se non era per qualche inserzionista nei bari blog ad aprire questa tematica, facendo riferimento al lavoro svolto sotto l’ex sindaco G. Prencipe (Registro dei tumori…) col piffero, che si sarebbe attivata quest’altra indagine conoscitiva a distanza di oltre 20 anni….
    Concittadini teniamo sempre alta la vigilanza e stiamo attenti ai pseudo politici, i quali hanno solo pochi interessi e guarda caso sono solo e tutti personalistici.

    svolta 23/06/2015 12:06 Rispondi

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