Dopo 759 anni l’agognato monumento a Re Manfredi è realtà palpitante. Ma l’idea di ricordare il nostro fondatore, viene da molto lontano. Già nel settembre del 1875, lo studente Matteo Barbone presentò un suo progetto, che non ebbe fortuna. Altri tentativi furono fatti da appositi comitati, anch’essi caduti nel nulla. Nel 1976 il pittore-scultore Franco Troiano propose alla P.A. un suo bozzetto bronzeo. Opera che è rimasta per molti anni presso la sede dell’Azienda Turismo, trasferita, poi, presso la Biblioteca comunale, dov’è in bella mostra. Il 2011, la svolta decisiva. La Giunta Comunale bandisce il concorso di idee per la realizzazione di un intervento artistico-scultoreo che ricordasse il fondatore. Premio per il miglior progetto, 3.000 euro. Dieci gli elaborati pervenuti ed esaminati da un’apposita commissione. Due i vincitori ex equo. Su parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bari, è stato indicato quale vincitore il progetto presentato dal prof. Salvatore Lovaglio e dagli architetti Daniela Lovaglio e Mariangela Maggiore, gruppo al quale è stata affidata anche la realizzazione dell’opera. La stessa Soprintendenza ha dato, altresì, indicazioni riguardo la sua ubicazione e l’altezza del basamento, prevedendo “minimo impatto visivo e materiali idonei per conseguire una elevata qualità architettonica, al fine di non introdurre elementi di contrasto rispetto al castello e all’ambito tutelato”. Ancora una volta, S. Lorenzo Majorano, vescovo di Siponto e patrono di Manfredonia, amante dei forestieri, ha illuminato la BCC (Banca di Credito Cooperativo) di S. Giovanni Rotondo che da cinque anni opera sul nostro territorio a concedere al Comune di Manfredonia un mutuo-sponsorizzazione per l’importo di €152.169,00 destinato a finanziare l’intervento artistico-architettonico intitolato a Re Manfredi. Con D.G. n. 143 del 9/7/2014 si definisce il piano di ammortamento della suddetta somma da restituirsi in venti rate semestrali di € 7.608,45, la prima da corrispondersi il 1° luglio 2015. Gli interessi, circa 35mila euro, sono ammortizzati dalla sponsorizzazione della Banca. L’operazione è stata possibile grazie all’appassionato interessamento del dott. Federico Fiorentino, segretario generale del Comune di Manfredonia. Già in passato la BCC ha compiuto un altro grande gesto di generosità per aver finanziato il restauro della sacra icona della Madonna di Siponto e della statua lignea della Sipontina, per il calore e il notevole impegno profuso da S. E. Mons. Michele Castoro, arcivescovo. L’inaugurazione, il 24 maggio scorso. Ma, all’indomani, qualcuno ha scoperto che sulle briglie del cavallo sono stati punzonati alcuni nomi: Luisa, Daniela, Mariangela, A. Riccardi e M. Palumbo. Un gesto che ha scatenato la protesta dei cittadini per la presenza di questi ultimi due nomi, anche se il prof. Lovaglio, autore dell’opera, si è assunto la responsabilità di aver preso autonomamente tale iniziativa. Cosa strana tenuto conto del fatto che è un’opera commissionata da un ente pubblico e non da un privato. Da un sondaggio, apparso sul nostro portale web www.manfredonianews.it, l’86% dei nostri lettori non è d’accordo sulla presenza di tali nomi, chiedendone la cancellazione. Sarà fatto?
Matteo di Sabato
Una scultura orrenda in una piazza dove si potevano fare bele iniziative culturali, musicali e teatrali. L’unica piazza in riva al mare…
purtroppo + fa scempi il sindaco (vedi pescara-vediil mega deposito gpl)più la cieca popolazione lo vota. una città in declino inesorabile
Se davvero è stata un’inizia dello scultore, ALLORA IL COMUNE HA IL DOVERE DI NON PAGARE E CHIEDERE I DANNI PER L’IMMAGINE!!! MA SICCOME L VERTIA’ E’ CHE PINOCCHIO HA CHIESTO DI INCIDERE TALI NOMI, ALLORA DOVREBBE ESSERE DENUNCIATO E DOVREBBE PAGARE LUI I COSTI PER RIMUOVERE TALE SCEMPIO!!!