Simbolo per eccellenza del boom economico; eternata nell’immaginario collettivo dal film “Vacanze Romane”, con gli indimenticabili Gregory Peck e Audrey Hepburn; cantata in chiave pop, agli inizi del 2000, da Cesare Cremonini, la Vespa è in tutto il mondo il simbolo per eccellenza del made in Italy. Una passione, quella per la Vespa, alimentata nella nostra città dal Vespa Club Italia di Manfredonia che, pur essendo nato soltanto nel 2007, forte dei suoi 110 iscritti e dei suoi molteplici contatti con gli altri 478 Vespa Club sparsi in tutta la penisola ha organizzato, in terra sipontina, per il 6/7 giugno, il suo biennale raduno, giunto alla 3° edizione. Il raduno, in virtù proprio del suo carattere nazionale, non sarà però solo un momento di ritrovo per tanti vespofili ma rappresenterà feconda occasione per mostrare le bellezze paesaggistiche della nostra terra, dovendo lambire oltre al nostro nuovo porto turistico anche la città di San Giovanni Rotondo. Come dimostrato già nelle precedenti edizioni, con partecipazioni oltre le 700 unità, il raduno, desideroso di “incontrare” anche i più piccoli, sarà coronamento ed emblema di una passione, quella per la Vespa, che può essere considerata alla stregua di un amore filiale. Una passione, un amore che scorre letteralmente nelle vene dei numerosi affiliati del Vespa Club Italia di Manfredonia. Andare in Vespa, come ribadito dal Presidente del Club Michele Tomaiuolo, non è infatti solo occasione per viaggiare ma vero e proprio momento di unione con la natura; una natura troppo spesso mero contorno, declinabile in grigie aiuole, durante le nostre uscite in auto lungo le altrettanto grigie autostrade. Un viaggiare, alla scoperta di antichi borghi italiani, da compiersi rigorosamente in collettività perché il Vespa Club è un’autentica famiglia, a volte un po’ dimenticata, scioccamente visto il consequenziale movimento turistico che determina con i suoi raduni, dalle autorità di Palazzo San Domenico.
Domenico Antonio Capone