Si presenta il Pd per Riccardi e Campo: "Il voto giusto è quello per il nostro buon governo (Foto&Video)

Il Partito Democratico non ha nessuna intenzione di abdicare o cedere il passo. In un Palazzo dei Celestini gremito di cittadini, militanti e simpatizzanti, il Pd di Manfredonia si è presentato al gran completo, a 3 settimane dal cruciale appuntamento del 31 maggio. Oltre ai 24 candidati al Consiglio comunale, presenti il candidato sindaco del centrosinistra Angelo Riccardi, il deputato Michele Bordo, il candidato consigliere regionale Paolo Campo ed il segretario del circolo cittadino Giuseppe Trotta, con il consigliere regionale uscente Franco Ognissanti in platea.

Un imperativo ha accompagnato tutti gli interventi: il voto giusto è quello al Pd, “unico partito tradizionale – in mezzo a civiche e a formazioni improvvisate in cartelli elettorali – in grado di dare la giusta spinta al governo cittadino e a quello regionale”.

Prima dell’inizio della manifestazione, questi gli interventi ai nostri microfoni.

Il segretario Giuseppe Trotta: “Fondamentale affermazione importante del Pd”

“Una forte affermazione del Pd è fondamentale, soprattutto vista la confusione che regna nell’offerta politica. Difficile rinnovare in toto la lista quando si è partito di governo, ma lo sforzo fatto in questa direzione è stato importante. Non abbiamo buttato allo sbaraglio giovani inesperti e senza possibilità di elezione e la lista è composta totalmente di gente attiva e di militanti. L’obiettivo – ha concluso Trotta – è quello di confermare la soglia di 5 anni fa e sono ottimista anche verso un risultato superiore”.

Paolo Campo: “Pd imprescindibile per qualunque esperienza di governo”

“Come in passato il Pd è l’architrave della coalizione di centrosinistra e garanzia di stabilità di governo, come dimostrato dall’assenza anche di un solo giorno di crisi in questi 15 anni di amministrazione. Una forza nazionale che governa il Paese – ha proseguito – con relazioni con l’Europa e che non finirà il giorno dopo le elezioni. Il Pd è in grado di mettere in campo esperienza, solidità e l’entusiasmo di giovani competenti”.

“La differenza il Pd la fa – ha aggiunto Campo – con la sua essenza. Un partito radicato nel territorio, con circoli in tutti i comuni della Puglia e militanza attiva: le esperienze civiche porteranno un contributo ma il Pd è un punto imprescindibile di qualunque esperienza di governo.

C’è fiducia per un buon risultato e trovo una buona accoglienza ovunque vado – ha proseguito Campo. Mi sembra di aver lasciato un buon ricordo, soprattutto nella mia città per la mia esperienza di 10 anni di sindaco. Allo stesso tempo percepisco però una vocazione verso l’antipolitica ed una tendenza all’astensionismo o al voto di protesta. Ci stiamo sforzando di far capire che l’astensionismo non serve a nulla e che rappresenta la rinuncia ad un diritto. Il voto di pancia resta fine a se stesso e non contribuisce a risolvere i problemi del paese. Il voto non va disperso – ha concluso Campo – ma ben ponderato”.

Bordo: “Più forte Paolo Campo in Regione, più forte la nostra città”

“Siamo l’unico partito organizzato rimasto e l’asse portante del governo nazionale – come lo saremo del prossimo governo regionale – ed anche la forza che da tanti anni è l’architrave della coalizione che governa Manfredonia – ha esordito Michele Bordo.

Dare fiducia al Pd è darla alla città; scommettere su liste che nascono e scompaiono è un salto nel buio. Per questo riveste fondamentale importanza il voto per Paolo Campo alla Regione: è l’unico candidato cittadino che ha fondate chance di elezione e sappiamo l’importanza di avere un rappresentante autorevole e forte a Bari dove si prendono le decisioni più importanti. Più forte Paolo alla Regione, più forte sarà la nostra città nei luoghi dove si decide – l’aggiunta di Bordo.

Partiamo da una base solida, a Bari come a Manfredonia che abbiamo trasformato in questi anni – ha chiosato. La nostra città è un fiore all’occhiello in Capitanata e la nostra classe dirigente è invidiata nelle altre realtà del territorio, segno del lavoro straordinario compiuto. Ci sono finalmente segnali di inversione di tendenza ed una buona amministrazione deve sapersi mettere in scia per creare nuove possibilità di sviluppo ed opportunità di lavoro. L’Italicum – ha concluso, rispondendo ad una domanda – è una buona legge e la parte di minoranza che non l’ha votata ha sbagliato. Dopo 10 anni abbiamo una nuova legge elettorale che consente ai cittadini di eleggere i propri rappresentanti perché gran parte dei deputati verrà eletto con le preferenze. Abbiamo mantenuto una promessa che facevano tutti da 10 anni”.

Riccardi: “Peso Pd decisivo per risultato rilevante della coalizione di centrosinistra”

Il peso del Pd all’interno del governo della città è decisivo per l’affidabilità e la stabilità e per un risultato rilevante della coalizione – così Riccardi.

Campo potrà rappresentare in modo competente la Capitanata e la nostra città e il suo ruolo verrà sostenuto con forza da me e da tutti perché non possiamo sbagliare e dobbiamo impegnarci a far sì che si evitino errori in tal senso. La dispersione del voto in altre direzioni è inutile e dannosa e una nostra non rappresentanza regionale può essere determinante per il futuro in un’ottica di scelte non utili alla nostra città. Per questo dobbiamo spingere tutti perché Paolo venga eletto- ha aggiunto il candidato sindaco Riccardi.

Durante gli interventi pubblici, Riccardi ha ribadito con forza il buon operato dei suoi 5 anni, “nonostante la congiuntura economica sfavorevole, nel periodo economico più difficile del dopoguerra. Mai una crisi ed una solidità di governo singolare rispetto ad altre realtà contigue. Le alternative sono “vecchie e datate, con ricette di 30-35 anni fa, o programmi costruiti su ciò che è stato già fatto da noi”.

Campo nel suo lungo intervento ha raccontato la sua visione di Capitanata ed il ruolo che Manfredonia deve assumere in un contesto nuovo a livello regionale. Attenzione al non “rifugiarsi negli slogan che non basteranno quando bisognerà agganciare la ripresa, dove invece conteranno idee e progettualità nuove di fronte a problemi e bisogni vecchi.

Tanti i punti toccati, dall’occupazione “da rilanciare con politiche industriali innovative” alle infrastrutture, “dove la Capitanata deve assumere un ruolo fondamentale con una visione che sappia coniugare aeroporti e strade a scorrimento veloci con interconnessione ferro-mare”. Orizzonti strategici “capaci di programmare in anticipo, senza andare a Bari rivendicando senza avere progettualità all’altezza, con un occhio attento alla programmazione europea, al fianco di chi vuole davvero innovare, come fatto a suo tempo con la pianificazione strategica ‘Capitanata 2020’. Basta a progetti vecchi di 20-30 anni, e non risolutivi rispetto a problematiche moderne”.

Fari puntati sulla ‘vocazione’ del territorio, “Manfredonia è sì turismo, pesca ed agricoltura ma non può non aver bisogno di un’industria rispettosa del territorio e dell’ambiente, di un’impresa media e piccola buona con imprenditori all’altezza”.

Attenzione particolare alle politiche sociali “fondamentali come quelle occupazionali e che dovranno premiare chi ha operato bene – visti i tagli imminenti in quella direzione – e non chi coi fondi ha organizzato concerti. Chiusura con la sanità “coperta corta con Manfredonia che ha già dato. Il distretto ospedaliero va potenziato e non accetteremo tagli indiscriminati”.

Graziano Sciannandrone

VIDEO  a cura di Saverio Papicchio