Lunedì 27 Aprile 2015, a Manfredonia è accaduta una cosa bellissima. Uno spiraglio di speranza ha abitato il pulpito della Cattedrale, nella umile veste di Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo “Abele” e dell’Associazione Nazionale “Libera contro le mafie”, attiva nel contrasto ai soprusi della mafia in tutta Italia. Questo incontro, si inserisce nel progetto “Settimana dell’educazione”, un’iniziativa fortemente voluta da Papa Francesco come momento di conoscenza, dialogo e riflessione con i ragazzi delle scuole superiori, sui cambiamenti sociali e culturali da vivere in comunione e nel confronto tra generazioni. L’evento conclude la tre giorni di incontri e dibattiti che nel corso degli ultimi mesi ha animato l’impegno culturale dei nostri ragazzi e della nostra scuola, lasciando un eco non indifferente. Poche parole servono a descrivere la grandezza di quest’uomo. Non un semplice sacerdote, ma un onesto cittadino che concepisce l’esistenza solo in relazione e al servizio del prossimo e in difesa del più debole. “Io non so chi sia Dio, ma mi interessa sapere da che parte sta!” Parole emblematiche per trovare il senso del suo operato. Un uomo capace di parlare al cuore della gente per poterle dare una speranza di pace, di giustizia, di lealtà, di amore e di fede. Nonostante la pioggia battente, la speranza era seduta sulle panche della Chiesa, i tanti studenti della scuola secondaria di 2° grado della nostra Diocesi, unita a quella di San Giovanni Rotondo e Vieste. La speranza era nelle loro mani, pronte ad esplodere in un applauso liberatorio, come gesto istintivo, dettato dal soddisfacimento della loro fame di messaggi positivi, quelle parole cariche di vita e di tanta verità. La speranza era in ascolto anche negli occhi delle nostre autorità ecclesiastiche e politiche, l’Arcivescovo, Monsignor Michele Castoro e il nostro Sindaco, Angelo Riccardi, spesso riflessivi, lì dove le parole suonavano come un rimprovero aperto agli impropri metodi di taluni, di fare oggi politica. Don Ciotti parlato di difesa del territorio e di salvaguardare la bellezza della nostra terra invitandoci a difenderla dagli abusi e dagli scempi di avidi palazzinari assetati solo di soldi. Ha così denunciato lo scempio urbanistico che ha subito Manfredonia negli anni, con la realizzazione di palazzi che hanno compromesso irrimediabilmente la bellezza del nostro paese. Non ha esitato a definirli “Sgorbi”. “Ma cosa sono questi sgorbi? Chi ha dato il permesso di costruirli?”. Sberle alla coscienza, le sue parole. La coscienza di chi sa, di chi ha operato e opera ancora in tal senso, di chi ha avuto e di chi ha dato. Sono schiaffi che hanno il peso dei conti, quello che gli uomini hanno in sospeso con il cielo. L’incalzare fermo e ostinato di Don Ciotti fa brillare gli occhi di speranza ai tanti ragazzi presenti. Mai disattenti alle sue parole. Gli applausi seguono fragorosi e quasi ci si meraviglia dell’attenzione prestatagli senza mai distrazioni. “Abbiamo solo questa vita per amarci, per amare e per donare, per riempire questa vita di “vita”. Poi continua Don Ciotti ,“da soli non raggiungiamo nulla, bisogna muoversi insieme, unirsi come cittadini uguali anche se diversi come persone, per creare e seminare la speranza e osare il coraggio di avere coraggio”. Due ore brevissime hanno termine. Don Luigi Ciotti concede a tutti una foto e un sorriso, una parola di affetto. I ragazzi si affollano per avere una testimonianza fotografica del suo passaggio nelle loro vite e in questo affollamento il futuro ha trovato la strada. Ora tocca a noi adulti fare in modo che la speranza diventi esperienza. Grazie Don Luigi
Fatima M. Marasco
CONCORDO IN PIENO CON GANDHI……MAGARI VE NE FOSSERO DI UOMINI E DONNE COSI’ IN OGNI ANGOLO DEL MONDO.MOLTO PROBABILMENTE SAREMMO PIU’ POVERI, MA MOLTO PIU’ RICCHI DI ONESTA’ E GIUSTIZIA SOCIALE !!!!!!!!!!!!!!!
Grande spessore le parole di monito di Don Ciotti che mi portono alla memoria le parole del mio ” Vecchio-Giovane ” Mister Gandhi ………sembrava di ascoltare le stesse persone….che emozione !!!!!!!!!!!!!!!!! Abbiamo bisogno di queste persone e di questi esempi di vita !!!!!!!!!!!! Mitici !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
“…le parole suonavano come un rimprovero aperto agli impropri metodi di taluni, di fare oggi politica.”
Qualcuno dopo, per caso, si è confessato …. o gli sono bastati gli schiaffi aleggiati di Don Ciotti.
Quando le verità sono sotto gli occhi, anche i forestieri li vedono e li denunciano…..
Bravo Don Luigi, col tuo intervento hai stigmatizzato l’andazzo ipocrita e demagogico che vige in questa povera cittadina sì bella ma perduta a causa di una politica e di politicanti con la lettera p “minuscola”.