Un’autentica rivoluzione copernicana nelle politiche del territorio. Il paesaggio e lo spazio pubblico, al centro del progetto, in una visione sostenibile della città.
Dopo 17 anni dall’approvazione del Piano Regolatore Generale, gli ultimi due provvedimenti presentati dall’assessore all’Urbanistica Matteo Clemente segnano il passo e aprono a nuovi scenari per la pianificazione urbanistica, a partire dai progetti strategici di paesaggio e della città pubblica.
È una rivoluzione copernicana nelle politiche del territorio, che pongono al centro del processo di formazione del PUG la valorizzazione dei paesaggi culturali e il sistema dei servizi pubblici e dello spazio pubblico, in una visione sostenibile della città.
Documento Programmatico Preliminare (DPP) per la variante di adeguamento dello strumento urbanistico vigente (PRG) al Piano Paesaggistico della Regione Puglia (PPTR).
Il PPTR è stato pubblicato il 23 marzo 2015 ed è stato dato un anno di tempo ai Comuni per espletare la complessa procedura di adeguamento dello strumento urbanistico vigente. Il documento programmatico che avvia la procedura, è stato portato in Consiglio in tempo record e approvato con voto unanime. Il PPTR individua componenti geomorfologiche, idrologiche, botanico-vegetazionali, componenti culturali insediative, valori percettivi sul territorio, ponendo vincoli e azioni di tutela. Il PRG appare superato da una nuova sensibilità maturata sui temi del paesaggio, che devono portare a un ripensamento dell’approccio progettuale.
“Abbiamo inteso il regime dei vincoli e delle tutele come una risorsa per il territorio. Il paesaggio, nell’ampia accezione data a questo termine dalla Convenzione Europea e dal PPTR, può costituire una strategia per lo sviluppo sostenibile della nostra città. I 5 progetti tematici del PPTR – illustra l’assessore Clemente – orienteranno le scelte strategiche di pianificazione territoriale e saranno nuove sfide da cogliere per rendere la nostra città più vivibile e attrattiva”.
1) La Rete Ecologica Regionale, che assume nel progetto di rete le connessioni ecologiche esistenti e i progetti multifunzionali di cui ai punti successivi.
2) Il Patto città-campagna, che propone una serie di azioni per mitigare le criticità delle urbanizzazioni contemporanee, dalla ridefinizione dei margini urbani, alla realizzazione del Parco CO2 attorno alla città (nel caso di Manfredonia si andrebbe a riconnettere con i canaloni alla costa), agli interventi di riforestazione urbana, al contenimento del consumo di suolo.
3) Il sistema infrastrutturale per la mobilità dolce, che promuove una rete di percorsi ciclopedonali per la fruizione lenta dei paesaggi, integrando turismo culturale, ambientale ed enogastronomico.
4) La valorizzazione integrata dei paesaggi costieri, che prevede azioni di riqualificazione e salvaguardia di paesaggi ad alta valenza naturalistica, in una visione integrata con l’entroterra (di cui, una compiuta esemplificazione è data dal programma di riqualificazione per la Riviera Sud).
5) I sistemi territoriali per la fruizione dei beni culturali e paesaggistici, che promuove un approccio sistemico integrato ai beni culturali e ambientali, già fortemente radicato in Puglia con le esperienze di archeologia attiva e di formazione di ecomusei.
Piano dei servizi. Il progetto della città pubblica. Indirizzi per il PUG strutturale.
Il Piano dei Servizi è una parte essenziale del PUG strutturale, che riguarda le aree a standard per i servizi pubblici, le attrezzature di interesse collettivo e quindi l’organizzazione del sistema funzionale della città. Le previsioni di PRG, basate sugli standard urbanistici del DM 1444 del 1968, sono superate dalla realtà e da modelli di vita diversi dell’uomo contemporaneo.
“Intendiamo porre al centro del progetto della città lo spazio pubblico, come luogo di relazione e socialità”, precisa il sindaco Angelo Riccardi. “In tal senso – aggiunge Matteo Clemente – vogliamo adottare un Piano dei Servizi che riveda il concetto di standard urbanistico del vecchio PRG, passando da quantità di superficie dell’area pubblica a qualità e fruibilità dei servizi e dello spazio pubblico. La presenza di attrezzature a uso pubblico è vista come opportunità per una maggiore funzionalità urbana e per accrescere la qualità spaziale della città.”
Sono stati censiti tutti i servizi presenti sul territorio relativi ai diritti di cittadinanza: dalla salute, assistenza sociale e sostegno della famiglia; a istruzione, innovazione e ricerca; esercizio della libertà di religione; fruizione del tempo libero, del verde pubblico, della cultura, sport e spettacolo; mobilità e accessibilità, trasporto pubblico e collettivo; godimento del paesaggio, del patrimonio storico-artistico e dell’ambiente; servizio abitativo sociale.
I dati del rilievo sono stati georeferenziati, con i loro rispettivi raggi di influenza, e messi in relazione al quartiere, generando una serie di layer tematici, consentendo un primo quadro interpretativo per quartieri, rilevando prime criticità. La ricognizione ha riguardato anche tutte le ‘aree a standard’ cedute al Comune nella realizzazione delle lottizzazioni, le aree aggregate e le altre F previste dal Piano Regolatore. Il PRG prevedeva, per esempio, un nuovo cimitero al di fuori del centro abitato, un nuovo ospedale, altre attrezzature che devono essere ripensate in termini attuali della città. Le aree per istruzione sono sottodimensionate rispetto allo standard, ma le sezioni hanno pochi bambini, segnando una decrescita della popolazione infantile; il verde è carente e mancano, soprattutto, parchi urbani proporzionati ad una città di 57.000 abitanti.
Il documento fornisce un orientamento per le scelte definitive del PUG e formula una prima ipotesi di ‘carta per la città pubblica’.
“Si intende ripensare il verde urbano e peri-urbano, attraverso un progetto scalare, che va dai giardini di quartiere, ai grandi parchi urbani, alla scala territoriale, di cui la città è priva. A partire dal parco archeologico di Siponto e degli Ipogei Capparelli, al parco archeologico e sportivo di Lama Scaloria, al parco della Cava nei comparti CA, al parco delle acque e la pista ciclabile lungo la costa, al parco lineare fronte mare, ai giardini di quartiere: il sistema del verde dovrà costituire un sistema scalare di interventi sul territorio a formare una rete ecologica e dello spazio pubblico”, la chiosa dell’assessore Matteo Clemente.
“È stato considerato in termini complessivi – termina il sindaco Riccardi – il tema delle aree pubbliche nei comparti CA appena realizzati, ipotizzando una rete di servizi pubblici e spazi pubblici, che dovranno rendere i nuovi quartieri vivibili. Si prevede la realizzazione di una scuola per l’infanzia, orti urbani, aree per attività culturali, per lo sport e il tempo libero, luoghi di socializzazione per una comunità vibrante e vitale”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia
Mi faccia capire una cosa, tra le tante cose dette e scritte, ma i TORRIONI saranno restaurati e ridati alla città….. essi se non si erra sono una propagine del castello….
Se no avverrà, con sarcasmo dico: diamolo ai privati anche il Castello e chi se visto se visto…. anzi, se lo si faceva da prima, si sarebbero risparmiati i soldi per la “SISTEMAZIONE” del famoso fossato !!!!!