'Manfredonia che funziona': "Time out Riccardi, il mandato è scaduto. Basta con atti di propaganda"

Il tempo passa, il mandato è ormai scaduto, ma il nostro Sindaco Angelo Riccardi sembra averlo dimenticato. Altrimenti non si spiegherebbe perché questi ultimi mesi – al contrario degli ultimi anni- siano segnati dall’approvazione di delibere e divulgazione di propositi su cui è scritto a chiare lettere “propaganda elettorale”. Ma come funziona l’operato di un Sindaco il cui mandato è in prorogatio? In tali condizioni l’Amministrazione Comunale è tenuta a portare avanti la normale amministrazione senza poter approvare delibere, la cui attuazione, pone un impegno su futuri bilanci. Un bilancio su cui, a mandato scaduto, un Sindaco non ha pieni poteri. Quindi si tratta di promesse che, fatte in questo periodo, sono una palese richiesta di consensi elettorali. Un esempio è dato dalla delibera inerente alla “Riqualificazione della riviera Sud”, che, dando l’idea di un vero e proprio provvedimento attuato, va a confondere le idee di un ipotetico cittadino ignaro di queste dinamiche amministrative. Un altro esempio è quello riguardante “la razionalizzazione delle partecipate”, che è una decisione strategica che impegna gli atti e i provvedimenti di una futura amministrazione e che, un Sindaco in scadenza, per cortesia istituzionale, non dovrebbe fare ( l’esempio lampante è la transazione Ase fatta dal predecessore dell’attuale Sindaco che, lo stesso, ha revocato all’inizio del suo mandato). Dunque, solo promesse, che vanno ad inserirsi in un quadro più ampio di propaganda elettorale.

Ma, probabilmente, siamo noi di “Manfredonia che Funziona” che pensiamo sempre male e, il nostro Sindaco, era ignaro di quali fossero davvero le sue prospettive istituzionali e, tutte queste delibere, le aveva pensate e progettate già da anni. Però, solo adesso, casualmente in procinto delle elezioni amministrative e senza legittimazione elettorale, ha avuto modo di completare e presentare questi piani. Quindi, volevamo solo ricordargli che ha ormai terminato questa partita e, a gioco sospeso, non è il caso di far delibere che hanno lo stesso valore di una promessa. A questo punto, le inserisca nel suo programma e si aspetti che i cittadini giudichino in base ad un operato protratto nel tempo, e non con questi conigli tirati fuori dal cilindo alla fine dello spettacolo.

Un’altra perplessità su cui vogliamo porre l’attenzione è ” l’affidamento all’Ase della manutenzione del verde pubblico”, su cui andava fatta una regolare gara d’appalto, prima di affidarla automaticamente a questa società, contravvenendo a quelle che sono le risultanze del piano Cottarelli (citato frequentemente dal nostro Sindaco).

E vogliamo parlare della “long list di esperti per valutare progetti di sviluppo locale”? Proposta anche da noi in precedenti comunicati e, sempre in modo casuale, presentata in procinto del 31 maggio. Ma, noi di “Manfredonia che Funziona”, crediamo nell’intelligenza dei cittadini, se ben informati, e dunque ci auguriamo che non cadano vittime di banali tranelli da campagna elettorale.

Le parole sono belle e, sfortunatamente, i politici – o chi per loro – le usano per plasmare la realtà a proprio vantaggio. Ma un cittadino con diritto di voto ha il dovere di impegnarsi e guardare oltre, focalizzarsi sui fatti, e riflettere sull’ evidenza che promesse non mantenute per anni non saranno mantenute al prossimo mandato.

Per quanto il cambiamento richieda dei sacrifici e un impegno costante, noi di “Manfredonia che Funziona” con la valida guida del nostro candidato sindaco Giovanni Caratù, siamo disposti a lottare per portare il cambiamento in questa città, e, ci auguriamo che anche i cittadini non si lascino sopraffare dalla rassegnazione che deriva da una politica ormai logora e soggetta a giochi di potere. Ma, soprattutto, che non si lascino comprare dalle parole o da falsi impegni propagandistici.

Responsabile della comunicazione per Manfredonia che Funziona- Flavia Palumbo