“Siamo felici per la riconferma, per il quarto anno consecutivo, della Bandiera Arancione al Comune di Orsara di Puglia. E’ un riconoscimento importante, perché assicura continuità e qualità al lavoro che svolgiamo da anni nella promozione del nostro territorio. Facciamo i nostri complimenti al Comune di Troia che, da quest’anno, si aggiunge a noi e agli altri comuni dei Monti Dauni e della Puglia. Con la Bandiera Arancione assegnata alla Città del Rosone il nostro territorio è ancora più proiettato a costruire un’offerta culturale e turistica che può creare sviluppo e condizioni di crescita per l’intera Capitanata”. E’ il sindaco di Orsara di Puglia, Tommaso Lecce, a esprimere la propria soddisfazione per la conferma del riconoscimento assegnato dal Touring Club ai piccoli comuni che rappresentano un’eccellenza ambientale e turistica dell’entroterra italiano. Il primo cittadino orsarese, inoltre, ha voluto congratularsi con il Comune di Troia che, dal 2015, ha fatto il proprio ingresso nella rete nazionale e internazionale di promozione del TCI.
“Adesso sono 13 i comuni pugliesi a essere promossi nel network”, ha aggiunto il vicesindaco Rocco Dedda, “e di questi, 7 si trovano in provincia di Foggia, sui Monti Dauni. Ci sono tutte le condizioni per lavorare sinergicamente alla valorizzazione delle vocazioni territoriali: cultura, paesaggio urbano e ambientale, qualità e prodotti dell’agroalimentare, tradizione e innovazione enogastronomica”.
TUTTI I TITOLI DI ORSARA DI PUGLIA. Con la conferma della Bandiera Arancione, Orsara di Puglia continua a essere uno dei Comuni pugliesi col maggior numero di riconoscimenti: il paese dell’Orsa, infatti, oltre a far parte del network del Touring Club, è stato inserito da diversi anni nelle reti di promozione di “Citta Slow”, “Rete Italiana di Cultura Popolare” e “Comune amico del Turismo Itinerante”. L’enogastronomia, piatto forte di una vocazione agroalimentare a tutto tondo, a Orsara di Puglia conta su 21 tra ristoranti, strutture agrituristiche, pizzerie, bar ed enoteche. Numeri di tutto rispetto per una realtà urbana di circa 2.700 abitanti. La ricettività del borgo mette in campo 2 strutture alberghiere e 6 bed and breakfast. Sono 20 i luoghi d’interesse storico, culturale e architettonico che rappresentano la narrazione vivente di una trama che mette insieme tradizione, fede e leggende.