L’assessore al Diritto allo Studio e Formazione, prof.ssa Alba Sasso, comunica che la Giunta Regionale ha deliberato di innalzare i requisiti relativi alla condizione economica per ottenere la borsa di studio per l’accesso e per la frequenza dei corsi dell’istruzione universitaria e dell’alta formazione artistica e musicale.
A partire dall’anno accademico 2015/2016, pertanto, tutti gli studenti iscritti alle Università, ai Conservatori Musicali ed alle Accademie di Belle Arti pugliesi, in possesso dei requisiti di merito stabiliti, potranno essere inclusi, presentando domanda all’Adisu-Puglia corredata dalla relativa certificazione ISEE, nelle graduatorie annuali per l’ottenimento della borsa di studio, facendo riferimento ai seguenti nuovi requisiti relativi alla condizione economica: Indicatore della situazione economica equivalente: € 19.000,00;
Indicatore della situazione patrimoniale equivalente: € 35.000,00;
Dal prossimo anno accademico, quindi, l’Indicatore della situazione economica equivalente passerà da € 17.000,00 a € 19.000,00, mentre l’Indicatore della situazione patrimoniale equivalente passerà da € 31.000,00 a € 35.000,00, recuperando le intervenute variazioni del costo della vita di cui all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati comunicati dall’ISTAT al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il bando per l’accesso ai benefici sarà diffuso sul sito dell’Adisu-Puglia (http://web.adisupuglia.it) nell’apposita sezione “Area Studenti” e sarà pubblicato entro l’estate.
“Ancora una volta la Regione Puglia- ha detto l’assessore al Diritto allo Studio, Alba Sasso- si dimostra attenta alle esigenze delle studentesse e degli studenti iscritti alle Università, ai Conservatori Musicali ed alle Accademie di Belle Arti pugliesi, privilegiando tutti i capaci e meritevoli che si trovano in difficili condizioni economiche. I nuovi valori di riferimento, innalzati dalla Giunta Regionale, consentiranno di prevenire la possibile caduta di aventi diritto per effetto delle nuove norme nazionali, entrate in vigore in questo 2015, i cui effetti avrebbero potuto determinare la perdita della borsa di studio per chi sino ad ora ne ha beneficiato e che potrà, invece, proseguire con tranquillità il proprio percorso di alta formazione.”