Domenica 24 Novembre 2024

Deposito Energas, la posizione di 'Manfredonia che funziona': "Contrari al progetto"

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Con il passare dei giorni e l’avvento delle prossime elezioni, si sta ponendo sempre più attenzione sulla spinosa questione Energas. Tra presunte strumentalizzazioni elettorali e incerte risposte dell’amministrazione comunale, noi di “Manfredonia che Funziona” riteniamo necessario esprimere la nostra posizione in merito.

Quando si valutano progetti che – in modo più o meno grave – hanno un consistente impatto ambientale, si tende, più spesso, a porre remore di tipo ambientalista. E quest’atteggiamento, che può essere più o meno condiviso, è attaccabile su più fronti. In tempi di crisi come questi, infatti, le difficoltà economiche di molte famiglie, impongono una differente scala di priorità e valori, in cui il fattore ambientale diventa – inevitabilmente – secondario alle possibilità lavorative offerte da qualsiasi tipo di progetto.

Ed è proprio la consapevolezza che “a stomaco vuoto è più difficile mantenere saldi gli ideali” , che ha spinto noi di “Manfredonia che Funziona” ad affrontare la questione da un punto di vista economico e lavorativo. Allo stato attuale delle cose, dopo aver visionato la documentazione disponibile, il rapporto rischio/beneficio appare svantaggioso. La possibilità di posti di lavoro, ipotizzata in numero apprezzabile è, in realtà, ben poco vantaggiosa per la popolazione manfredoniana. Il tipo di competenza lavorativa richiesta dal progetto, esige un certo grado di specializzazione e, trattandosi di un deposito, e non di una realtà industriale che necessita di personale a più livelli, è evidente l’inconsistente beneficio lavorativo che se ne può trarre.

Inoltre, un altro punto a sfavore, è l’attuabilità di un progetto che possiamo definire “datato”. Consapevoli dei tempi di gestione dei progetti italiani, una proposta formulata quasi vent’anni fa (e bocciata), ci appare poco orientata verso scenari futuri da cui la città può trarre, sicuramente, maggiori vantaggi.

Alla luce di questo, la componente ambientale diventa uno dei fattori che va a completare un quadro svantaggioso della situazione. In una realtà sempre più orientata verso le energie rinnovabili e i combustibili ecosostenibili, il GPL non riveste più la stessa rilevanza energetica ed economica di un tempo. Quindi far pronostici positivi su un deposito che, tra non molti anni, potrebbe diventare inutile, ci risulta piuttosto difficoltoso. In quel caso, il nostro territorio si ritroverebbe ad affrontare le difficoltà di una bonifica costosa e, trattandosi di una società privata, non potrebbe avere la stessa considerazione avuta per l’Enichem (della bonifica di quest’area conosciamo tutti l’avvincente, e ancora attuale, storia).

Inoltre, avendo un certo impatto visivo, da un punto di vista paesaggistico non crediamo possa essere considerata un’attrazione turistica. In particolar modo in una città che – con la costruzione di un imponente porto turistico – ha già scelto la direzione del proprio avvenire.

In attesa che vengano fornite ulteriori informazioni sulla questione, e le conseguenti posizioni nazionali in merito – sulla base di quanto detto – noi di “Manfredonia che Funziona” siamo contrari all’attuazione di questo progetto.

Confidiamo che la questione venga affrontata con la massima serietà, valutando tutti i rischi e i benefici, e che non ne venga fuori una mera e vuota strumentalizzazione politica.

 

Presidente del movimento “Manfredonia che Funziona” –

Giovanni Caratù

 

Responsabile della comunicazione per “Manfredonia che Funziona”- Flavia Palumbo

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News

Commenti

  • Falla mettere vino casa tua.

    orazio 27/03/2015 13:22 Rispondi
    • Caro Orazio, le cose si possono fare come si deve con le tecnologie attuali. Se pensiamo a quello che ci può capitare quando usciamo di casa, o ci mettiamo al volante della nostra macchina, che vita sarebbe?

      tonino 01 51 27/03/2015 16:58 Rispondi
  • Prima ci lamentiamo che non c’è lavoro, poi quando si apre uno spiraglio ,troviamo tutte le scuse per chiudere le porte.
    Di questi impianti in Europa ce ne sono molti perché sono utili oltre che necessari.
    Il fatto è che, si è pronti a dire sempre di no, per paura di perdere la poltrona o qualcos’altro.

    tonino 01 51 27/03/2015 11:58 Rispondi

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