I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, diretti dal Comandante Cap. Andrea Miggiano, hanno dato esecuzione ad ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Raffaele Palena, classe 1986, Marco Piemontese, classe 1989, Donato Bisceglia, classe 1986 e Carlo Bisceglia, classe 1982, tutti originari di Monte Sant’Angelo, con precedenti, gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione, detenzione e porto di armi da fuoco, rapina aggravata e ricettazione.
L’articolata attività investigativa prendeva le mosse da un furto perpetrato in Monte S. Angelo il 18 novembre del 2013, quando da un’abitazione furono trafugati 15.000 euro in contanti, vari monili in oro ed oggetti preziosi, titoli di credito, 5 fucili e 60 cartucce.
In quell’occasione i due ladri, identificati poi in Palena Raffaele e Bisceglia Donato, furono sorpresi da un testimone che li vide prima scorrere sui tetti adiacenti all’appartamento e poi, dopo poco tempo, uno dei due portare un sacco sulle spalle e l’altro imbracciare un fucile che non esitava a puntare all’indirizzo dello scomodo testimone, intimandogli di non raccontare nulla di quanto aveva appena visto. Tale evento delittuoso risultava essere uno dei tanti che, dall’inizio dell’estate 2013, avevano colpito il centro abitato e le aree rurali della cittadina garganica.
Le indagini dei Carabinieri, condotte attraverso attività tecnica e raccolta di testimonianze a seguito delle denunce di furto, permetteva di scoprire un gruppo criminale, composto da soggetti di Monte S. Angelo, ben organizzato nella commissione di furti in abitazione, aventi ad oggetto principalmente materiale aureo, che veniva immesso di nuovo nel mercato legale attraverso i “Compro Oro” ed armi, prevalentemente fucili da caccia.
In particolare, Palena Raffaele era l’organizzatore e coordinatore del gruppo malavitoso, decidendo gli obiettivi da colpire, effettuando in prima persona i sopralluoghi e dando disposizioni in ordine alle modalità ed ai tempi di esecuzione dei furti ai quali partecipava in prima persona, nonché stabilendo le modalità di divisione dei profitti illeciti derivanti dall’attività delittuosa commessa ed interessandosi di occultare ed immettere sul mercato la merce provento dei furti perpetrati.
I fratelli Bisceglia erano i partecipi più assidui dell’associazione per delinquere, effettuando accurati sopralluoghi e partecipando in prima persona ai furti programmati e alla ricettazione ed occultamento della merce e delle armi trafugate.
Quanto a Piemontese, sebbene allo stesso sia contestata solo la partecipazione materiale ad un furto, emerge il suo pieno coinvolgimento nella compagine malavitosa, cui forniva un apporto significativo. Oltre al furto del 18 novembre 2013, il gruppo criminale è gravemente indiziato di aver commesso il 16 gennaio ed il 23 gennaio 2014 due furti di attrezzature agricole asportate da case rurali; il 26 gennaio 2014 un furto in abitazione impossessandosi di 15.000 euro di denaro contante, vari monili in oro e preziosi, un libretto per assegni, due fucili e 50 cartucce. Il tutto per un valore complessivo di circa 50mila euro. Le armi sono state tutte recuperate e riconsegnate ai proprietari.
Gli stessi, inoltre, si rendevano responsabili di vari episodi di ricettazione, per aver ricevuto svariati oggetti in oro, provento di altri furti, che provvedevano a piazzare ad acquirenti, in genere esercizi commerciali “Compro Oro”.
Nel corso dell’attività d’indagine, altre 5 persone sono state denunciate a piede libero per il reato di ricettazione. Non ufficializzato se fra i soggetti denunciati ci sia anche un gestore o un responsabile di un’attività commerciale.
I quattro arrestati sono stati tutti associati al carcere di Foggia. Continuano le indagini dei carabinieri per accertare altri furti o episodi criminosi commessi dal citato gruppo di giovani.