Ricetta tipica della nostra città è la “Ciambotte” ovvero la zuppa di pesce. Piatto inizialmente povero realizzato con i pesci tipici dei nostri scogli come “u maccarône, zanghètte, a landresche, a trèghije, a cichèle, a tèste, ù sbarrône, na sicc, tutti pesci poveri.
Oggi naturalmente il piatto si è arricchito con altre tipologie di pesce, ma il concetto è sempre quello, cucinare un insieme di pesci diversi tra loro.
Un pranzo unico spettacolare dove i preziosi ingredienti del pesce permettono molteplici varianti.
La possiamo servire con pane tostato, pane fresco, con l’aggiunta di un peperone verde tagliato a strisce, ma la “morte sua”, come si dice da noi, sono gli spaghetti.
Normalmente quando si scrivono le ricette occorre indicare le quantità dei prodotti che vengono utilizzati, ma ognuno di noi conosce la propria famiglia, i propri gusti, perciò potete variare indifferentemente modificando le quantità con l’intelligenza di non stravolgere eccessivamente i rapporti.
Ingredienti per 4 persone:
1kg di pesce di varia tipologia;
800 gr di pelati;
uno spicchio di aglio, sale, prezzemolo, basilico, olio d’oliva extra-vergine, peperoncino a vs gusto;
Preparazione
In una casseruola versate dell’olio, aggiungete l’aglio tagliato a pezzetti eliminando il suo germoglio (fig. 2), ovvero la parte centrale, quella che lo rende poco digeribile.
Versate i pelati precedentemente frullati, prezzemolo, sale e peperoncino (fig. 3) e aggiungiamo, se l’abbiamo acquistato, qualche crostaceo e la seppia o il totano tagliati a pezzi e lasciamo cucinare tutto per circa 30 minuti. Mescoliamo, di tanto in tanto, con un cucchiaio di legno.
Aggiungiamo il restante pesce e aspettiamo che il sugo raggiunga l’ebollizione e spegniamo il fornello (fig. 4).
Intanto fate cuocere gli spaghetti in abbondante (fig. 5) acqua salata e scoliamo al dente.
Distribuiamo la pasta nei piatti di portata e condiamola con il sugo (fig.6).
Il pesce lo serviamo a parte (fig. 7)
Buon Appetito
(Ricetta fornita e preparata da Matteo Marinaro)
tante cose sono cambiate……….magari si potesse tornare indietro……anche con l’alimentazione…..i “cuquigghie” che si vendevano nei piatti vicino alle abitazioni dei piano terra, la zuppa fatta di pesce a strascico, la signora che mandava i figli a vendere casa dopo casa le triglie ecc……purtroppo tutto cambia, tutto si evolve, dobbiamo cercare solamente di non dimenticare le origini…..sono quelle che ci differenziano dagli altri.
Vorrei ricordare che anticamete la ciambotta di pesce si faceva con la cipolla,l aglio non esisteva ancora dalle nostre parti, si metteva i pomodorini al posto del pelato, che non era ancora stato inventato. In poche parole la zuppa di oggi è un po diversa da quella che preparevano le nostre nonne.