Il sindaco Riccardi manifesta la gioia e la gratitudine sua personale e di tutta la città in una missiva nella quale saluta l’arcivescovo metropolita di Lecce, Domenico D’Ambrosio, per i 25 anni di episcopato e i 50 di sacerdozio.
Eccellenza,
la sua presenza qui tra noi, nel giorno della solennità del Santo Patrono della nostra città, per ricordare e celebrare i suoi 25 anni di episcopato e i 50 di sacerdozio, è stata per me e per la mia città motivo di grande gioia e di riflessione. Abbiamo rivisto una persona cara, che continua a portarci nel suo cuore, alla quale ci legano ricordi personali e istituzionali, sempre improntati ad un profondo rispetto reciproco, arricchito dalla sua umanità di sacerdote prima e di Pastore e Maestro poi del gregge sipontino, che ha alle spalle una lunga storia non sempre felice e che ha sempre trovato nei suoi vescovi un punto di riferimento, il difensore, la guida che lo ha accompagnato, protetto e rassicurato con la saggezza della parola, la presenza attiva e collaboratrice.
Noi Sipontini abbiamo avuto la buona sorte, soprattutto nell’ultimo secolo, di avere come guida della nostra arcidiocesi pastori, che hanno incarnato nella loro vita e nel loro ministero episcopale quello che afferma S. Paolo e che io mi permetto di richiamare:“Ogni vescovo, preso tra gli uomini, è costituito per essi in tutto ciò che riguarda Dio perché offra doni e sacrifici…”. Abbiamo trovato nei nostri Vescovi, così come sono stati ricordati da lei e dal nostro arcivescovo Michele Castoro, dei successori del figlio del falegname e del pescatore Pietro, come si legge in quella bella iscrizione sul portone d’ingresso del nostro Episcopio.
La nostra città ha voluto ricordarli intitolando loro piazze o vie affinché la loro memoria e i loro insegnamenti restino nel tempo.
La sua omelia, poi, intensa, con qualche sfumatura di umano (siamo, ahimè o per fortuna, uomini!) mi ha colpito particolarmente per qualche passaggio, che ha rivelato quanto forte sia il suo attaccamento alla nostra terra, non solo per esserne figlio.
Ricordo ancora quel giorno in cui le conferimmo la cittadinanza onoraria, il 26 giugno 2009, e la promessa che ci fece allorché scoprimmo il meraviglioso quadro della nostra bella Madonna di Siponto, che con i suoi occhi dolcissimi l’accompagna e la guarda mentre si reca nella sua Cappella: “La terrò sempre con me, in modo da poterla guardare ogni giorno, per non dimenticarvi!”.
Eccellenza, lei ha detto di essere un vescovo itinerante. Io mi auguro che quando il Signore vorrà che il suo impegno episcopale giunga al termine, il suo viaggiare la riporti definitivamente tra noi perché anche noi continuiamo a portare nel nostro cuore il suo sorriso appena accennato e le sue parole di Maestro nella fede.
Con affetto, stima e amicizia.
Il sindaco di Manfredonia
Angelo Riccardi
Una persona splendida! Lo ricordo con piacere quando insegnava, a metà degli anni ’60, al S.Cuore arcivescovile di Manfredonia.