Oltre 1000 spettatori nelle prime 4 date, verso il sold-out spettacoli di sabato e domenica
Sabato c’è “La casa in famiglia”, con la compagnia “Amici nostri” di Castellana Grotte
Domenica in scena Prospettive Artistiche di San Nicandro con “Quei figuri di tanti anni fa”
Sono oltre 1000 gli spettatori che complessivamente, nei primi 4 spettacoli del Festival del Teatro Popolare del Gargano, hanno occupato ogni posto disponibile dell’Auditorium Lanzetta di Vico del Gargano. Per sabato 1° febbraio, già si preannuncia un nuovo “sold out” all’apertura del sipario su “La casa in famiglia”, commedia brillante che sarà portata in scena dagli “Amici nostri”, compagnia teatrale di Castellana Grotte. Ingresso alle 19.30, sipario alle 20.15, per questo nuovo viaggio nella comicità esilarante e verace del teatro popolare meridionale. La storia che prenderà forma sul palco è opera di Augusto e Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli; regia di Adriana Coletta, scene di Gianluca Mezzapesa. I personaggi saranno interpretati da un gruppo di attrici e di attori davvero affiatatissimo: Piergianni Gemmati, Rosita Giotta, Stefano Campanella, Adriana Coletta, Marco Castellana, Ramona Ranieri, Antonio Carenza e Gregorio Saracino. Assieme a loro, ci sarà anche la partecipazione dei piccoli Paolo, Miriam, Luigi ed Ermanno.
Tra i protagonisti della commedia ci sono i fratelli Alex, Fanny, Oreste e Giacinto che vedono nella vendita della casa di famiglia una possibilità per risolvere i loro problemi. Sarà uno sgangherato gruppo di facchini a occuparsi del trasloco, complicato da un imprevisto che renderà tutto più frizzante: dopo anni di coma, Giovanni, il papà vedovo, si risveglia all’improvviso e nel momento meno opportuno.
DOMENICA 2 FEBBRAIO. In questo fine settimana, il Festival proporrà uno spettacolo anche domenica 2 febbraio (ingresso alle 19.30, sipario alle 20.15). Sul palco saliranno le attrici e gli attori di Prospettive Artistiche, gruppo teatrale di San Nicandro Garganico. Porteranno in scena una commedia di Eduardo De Filippo che s’intitola “Quei figuri di tanti anni fa”. L’opera è ambientata nella Napoli del 1929 e racconta una serata particolarmente movimentata in una casa da gioco clandestina nascosta in un quanto mai improbabile e fittizio “Circolo dei cacciatori”.
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