i stasoFinalmente dopo quattro giorni di tormentata gestazione, fatta di riunioni di partiti e consigli supremi di esperti, è arrivata la tanta attesa replica del sindaco. Replica forbita che stride con il mutismo assoluto e l’indifferenza totale manifestate nel Consiglio Comunale in cui la questione è emersa.
Sinceramente, dopo quattro giorni di travaglio, mi aspettavo qualcosa di meglio. Qualcosa di più delle minacce di querela e delle puerili provocazioni alla mia persona.
Il sindaco ha comunicato solo delle chiacchiere per tentare, invano, di creare confusione, di sviare l’attenzione, ma ha sortito l’effetto esattamente contrario.
Il sindaco in data 15 gennaio 2025 ha sottoscritto una procura speciale all’avvocato Teresa Totaro per costituirsi in un giudizio affermando, in tale procura, di essere stato a tanto autorizzato giusta delibera di giunta comunale.
Alla data del 15 gennaio 2025 non esiste alcuna delibera di giunta che lo abbia autorizzato a tanto. Quindi, in una procura speciale, ha attestato una circostanza falsa.
Il resto sono solo chiacchiere.
Non ho mai contestato la validità di tale mandato difensivo. Forse chi ha scritto questo comunicato non ha visto bene il video del mio intervento.
Ribadisco che il sindaco, oltre ad aver attestato una circostanza non vera, per meglio dire falsa, nulla ha riferito ai suoi assessori quando nella delibera di giunta del 20 gennaio 2025 lo si autorizza a conferire mandato all’avv. Totaro per difendere il Comune in giudizio.
Perché in questa delibera non ha comunicato alla giunta di aver cinque giorni prima già conferito mandato all’avv. Totaro?
Quindi, deve prendersi atto che ha anche mentito alla giunta ed ai suoi assessori sottacendo di aver già provveduto in autonomia.
L’unica spiegazione plausibile sarebbe quella che il sindaco non ha avuto alcuna contezza di aver sottoscritto un mandato difensivo all’avv. Totaro.
Diversamente ne avrebbe fatto parola in giunta. Prendo atto che il sindaco firma in buona fede modelli standard, evidentemente senza neanche leggerli: se avesse letto tale modello standard si sarebbe accorto che stava attestando una circostanza falsa.
Chissà quanti modelli standard ha firmato in buona fede il sindaco.
E probabilmente quanti ne firmerà ancora!
Finora gli incarichi per la difesa in giudizio sono stati sempre preceduti da delibera di giunta: ora si prende atto della totale inutilità di tale inutile pratica.
Come si prende atto che il sindaco possa conferire mandati difensivi senza dover ottenere alcun parere, nè tecnico né contabile. Addirittura la delibera di giunta viene degradata dal sindaco a mera valenza interna, di carattere tecnico e gestionale.
Allora perché è stata adottata questa delibera se era totalmente superflua???? Nonostante questi presupposti si vuole lasciare intendere di essere capaci di governare un Comune importante come quello di Manfredonia?
Purtroppo, chi dice la verità su questa amministrazione, non può che incappare nella “intolleranza” del sindaco, invece alquanto magnanimo verso i propri errori materiali.Il mio unico scopo è quello di difendere effettivamente e concretamente i concetti di legalità e trasparenza che, invece, per qualcun altro sono solo una stanca litania priva di significato.
Qualcuno dica al sindaco che il reato di lesa maestà è stato abrogato da centinaia di anni nel nostro Paese, mentre ad oggi non può essere perseguito chi dice il vero, ma solo chi attesta il falso.
Le sue minacce di querela mi lasciano del tutto indifferente.
Anzi, quando deciderà di dare sfogo al suo impeto persecutorio, mi farebbe piacere che me ne dia avviso, in modo tale che possa essere io stesso ad accompagnarlo in Procura per depositare la querela che farà nei miei confronti. In modo tale da potermi risparmiare un viaggio, dato che sicuramente mi ci recherò per depositare la querela relativa alla sottoscrizione di una procura speciale in cui ha dichiarato come esistente una delibera adottata cinque giorni dopo.
Anche perché il segretario generale ha inteso non riscontrare la mia formale richiesta di informarmi sulle iniziative che avrebbe assunto in merito all’accaduto.
Un’ultima chiosa.
Qualcuno informi il sindaco che la campagna elettorale è finita, quindi gli consiglio di aggiornare gli slogan, non prima di ricordargli che di tutti i candidati sindaci è stato l’unico a prendere meno preferenze delle liste che lo hanno supportato.
Avv. Vincenzo Di Staso – Consigliere comunale Strada Facendo