Le manifestazioni hanno preso inizio all’ex Campo di Concentramento in Via Giuseppe di Vittorio, un luogo carico di memoria storica dove transitarono in tutto 519 internati e che per lungo tempo è rimasto nel silenzio. Qui, è stata deposta una corona di alloro in segno di memoria.
L’evento è stato arricchito da letture e musiche eseguite dagli studenti delle scuole di Manfredonia Istituto Comprensivo “Ungaretti-Madre Teresa di Calcutta”, Istituto Comprensivo “Don Milani uno + Maiorano” e Istituto Tecnico Economico “toniolo” Manfredonia, che hanno dato voce alle storie e alle emozioni del passato, rendendo il momento ancora più intenso e toccante.
La commemorazione è proseguita all’Auditorium Comunale ‘Cristanziano Serricchio’, dove si è svolto l’evento intitolato “Per non dimenticare – Manfredonia testimone di storia: memorie dal passato”, che ha visto gli interventi di esperti e storici come Michele Galante, Antonio Tomaiuoli, Teresa Maria Rauzino e Paolo Cascavilla, con la moderazione dell’Assessora Maria Teresa Valente, che ha fortemente voluto questa iniziativa e se ne è fatta promotrice.
Durante l’evento, la sezione ANPI di Manfredonia ha proiettato immagini e documenti storici, offrendo uno spaccato prezioso della storia locale legata agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.
“Non si può dimenticare perché anche oggi c’è gente che paga con la vita il fatto di essere di un colore di pelle e nazionalità diversi. Il nostro compito di Amministratori è quello di fare di questo un momento importante per il futuro. Accanto alla memoria c’è bisogno dell’impegno civile di tutti. L’umanità deve essere riscoperta e difesa mettendo sempre al centro l’uomo”, ha affermato il sindaco di Manfredonia Domenico La Marca – Sindaco.
Così invece l’Assessora a Cultura e Welfare, Maria Teresa Valente: “Manfredonia, con la sua storia e i suoi luoghi simbolici, può essere custode di un messaggio universale: mai dimenticare, mai ripetere. Ricordare è un atto di responsabilità verso chi ha sofferto e verso chi verrà dopo di noi”.
Il Prefetto di Foggia Paolo Giovanni Grieco ha sottolineato come “bisogna conservare i luoghi perché la memoria non deve perdere gli strumenti che ricordano quel periodo. La memoria sia per noi un insegnamento per imparare e regola di comportamento per il futuro”.
Padre Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, ha messo in luce come “la grande partecipazione della comunità di Manfredonia è un segno incoraggiante per rendere questi momenti ancora più importanti per il futuro”.