Dopo 13 anni di oblio e indifferenza sarà realizzata un parco pubblico
SE NE ERANO perse anche le speranze di vedere realizzato quel bel progetto di parco pubblico, emblematicamente chiamato “Senior Park”. Risalgono infatti al 2012 l’inizio delle opere per realizzare un parco che oltre a riqualificare un’area andatasi sviluppando urbanisticamente, delimitata da via Bartolomeo D’Onofrio e via Andrea Cesarano, avrebbe realizzato un giardino polifunzionale che avrebbe conferito a quella zona di espansone, un respiro di modernità.
C’ERANO anche i necessari finanziamenti ottenuti dal Programma di rigenerazione urbana – Sviluppo urbano sostenibile POR FESR-FSE 2014-2020. L’area venne transennata e le opere iniziate, ma dopo poco sospese per il fallimento dell’impresa Mucafer appaltatrice dei lavori. Da impreziosire un quartiere sviluppato dalla Gozzini, quell’area è rimasta abbandonata, diventata un buco nero, una delle tante incompiute sparse per la città. Da allora, da quel lontano 2012, di governi ne sono succeduti a Palazzo San Domenico, sede del Municipio, ma nessuno ha pensato di sanare quel vulnus obbrobrioso, disdoro della città, di utilizzare quei finanziamenti che correvano il serio rischio di perdersi. Mutatis mutandis, stesso discorso per tante altre opere incompiute sotto gli occhi di tutti.
MA NON SOLO è rimasto bloccato il Senior Park. Il finanziamento di oltre cinque milioni di euro del ricordato POR 2014-2020, comprendeva anche il restauro della cappella della Maddalena e realizzazione del Museo civico “Manfredi” facenti parte di Palazzo San Domenico; la riqualificazione delle ex Fabbriche di San Francesco; la sistemazione dell’area archeologica di Grotta Scaloria; il Parco di Lama Scaloria con ponte di accesso al mercato rionale. Tutte opere di straordinario interesse cittadino sulle quali è calato l’oblio più impenetrabile.
ORA la luce si riaccesa. L’assessore alla rigenerazione e pianificazione Giovanni Mansueto, ha dato notizia che sono ripresi i lavori per la realizzazione del Senior Park. «Abbiamo risolto i problemi – ha rilevato – che si erano incrostati su quel progetto. Così dopo l’avvio delle opere per la realizzazione del Museo civico Manfredi, la riqualificazione delle ex fabbriche di San Francesco, ora la realizzazione del Senior Park. Per le altre opere stiamo lavorando».
Il nuovo parco pubblico si sviluppa su una estensione di 13mila metri quadri e «sarà dotato – spiega l’assessore – di aree verdi, panchine e aree ombreggiate, percorsi pedonali, campo da gioco multifunzionale, aree per svolgere attività fisica e ricreativa in favore di anziani, famiglie e giovani, così da rispondere ad una delle esigenze della nostra città: riqualificare aree urbane degradate in nuovi spazi pubblici sicuri e accoglienti, dove poter trascorrere il tempo libero e socializzare, favorendo dunque la creazione di luoghi di comunità». Un’oasi ritemprante, una discontinuità ambientale in un quartiere affollato di costruzioni, un riferimento per una sosta rigenerante.
Una bell’opera, insomma che dovrà essere opportunamente protetta e preservata da quegli atti vandalici che purtroppo sono largamente diffusi. Oltre a realizzare un’opera di cui Manfredonia può vantarsi, occorrerà organizzare opportune misure di sicurezza, Naturalmente stesso discorso vale per tutte le altre realtà esistenti in città e che espongono sciaguratamente i segni di un indecoroso oltraggio ambientale.
Michele Apollonio
