Martedì 14 Gennaio 2025

Tagli rimborsi prestazioni laboratori di analisi, Aquilano – Confcommercio: non siamo responsabili dei disagi. È necessario individuare soluzioni per la tenuta del sistema sanitario”

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Nonostante gli sforzi messi in atto da tutte le associazioni di categoria e dopo ben due manifestazioni nazionali alle quali hanno partecipato numerosi professionisti della sanità, sono entrati in vigore il cosiddetto Decreto Schillaci e i tagli ai rimborsi per le prestazioni di medicina di laboratorio e ambulatoriale creando il caos per l’intero settore.

A causa dei tagli i laboratori non saranno più in grado di offrire numerose prestazioni in esenzione e a pagarne le conseguenze sono proprio i cittadini più bisognosi.

“Dall’inizio dell’anno assistiamo, nostro malgrado, al disagio vissuto dai nostri utenti sempre più disorientati. Le prime criticità emergono già presso lo studio del medico di famiglia in difficoltà nell’emettere le prescrizioni con i nuovi codici a causa del mal funzionamento delle piattaforme ministeriali e dei software gestionali. Una volta ottenuta la ricetta i problemi si spostano nei laboratori di analisi dove il paziente apprende con rammarico che non potrà beneficiare dell’esenzione per tutte le prestazioni prescritte. Successivamente il paziente si rivolge al punto prelievi pubblico nella speranza di eseguire gli esami in esenzione per poi scoprire che non tutti gli esami possono essere erogati a causa delle nuove disposizioni che escludono la possibilità di prenotare determinate prestazioni. A questo punto il paziente si vede costretto a raggiungere l’ospedale che spesso dista decine di chilometri e che risulterà affollato e congestionato a causa di tutti i problemi tecnici legati all’aggiornamento dei codici delle prestazioni. Per evitare questi disagi il paziente è quindi spinto a pagare per ottenere lo stesso servizio che un mese fa era gratuito”, dichiara la presidente dei Laboratori di analisi rappresentati dalla Confcommercio di Foggia, Adelia Aquilano.

“Ci scusiamo con i cittadini ma non siamo noi i responsabili dei disagi. In molti casi il rimborso previsto per le prestazioni non copre neanche l’acquisto del reagente di laboratorio. Chiediamo al Ministero della Sanità di apportare le necessarie correzioni con massima urgenza e alla Regione Puglia di intervenire per scongiurare il tracollo della sanità pubblica e accreditata. Ci auspichiamo che il Presidente Emiliano e l’Assessore alla Sanità Piemontese, nell’ambito delle proprie competenze, si adoperino per individuare delle possibili soluzioni, in considerazione della centralità del ruolo delle strutture private accreditate, indispensabili per la tenuta del sistema sanitario”, ha concluso Aquilano.

 

 

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Capitanata · Comunicati · News

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