Oggi, in aula consiliare, la maggioranza ha consumato un comportamento gravissimo, mai verificatosi prima d’ora.
Dopo aver invocato la collaborazione delle minoranze in tema di Ase, giungendo all’approvazione di un ordine del giorno condiviso, è stata impedita dalle forze politiche di governo della Città (contando sul voto favorevole del sindaco e del presidente del consiglio) con un artificio, degno delle peggiori dittature sudamericane, persino la discussione dell’argomento, proposto dalle opposizioni, inerente i rimedi, destinati alla rimozione delle molteplici deficienze del personale comunale e delle loro evidenti anomalie, nonché delle palesi disparità di trattamento, già emerse nei confronti dei sovrannumerari e dei cittadini.
Si è trattato di un episodio vergognoso: strozzare, in maniera pregiudiziale e preordinata il dibattito democratico, all’interno della massima assise comunale, in spregio alle più elementari regole del confronto e della dialettica partitica equivale a negare la possibilità di trattare uno degli argomenti più spinosi della gestione della cosa pubblica sipontina, malgrado il fortissimo interesse degli attori tutti coinvolti (lavoratori e comunità tutta).
Assumeremo ogni conseguente iniziativa a fronte del patito vilipendio all’istituzione civile locale, perpetrato da una compagine politica, interessata esclusivamente al nulla ed alla scandalosa prevaricazione delle prerogative inalienabili delle minoranza, nel quadro di qualunque paese democratico.
Possiamo affermare obiettivamente che non ci sia mai fine al peggio.
I consiglieri comunali di minoranza