Una serata appassionante quella che si è tenuta all’Auditorium “Cristanziano Serricchio”, dove è stato svelato uno dei tesori del patrimonio artistico di Manfredonia, custodito presso la Chiesa di San Francesco: il dipinto raffigurante la Madonna Immacolata Concezione, attribuito ad Andrea Vaccaro, celebre pittore del Seicento. L’evento, promosso dall’assessora al Welfare e Cultura Maria Teresa Valente con il patrocinio della Regione Puglia e dell’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, ha saputo coniugare arte, storia e spiritualità, incantando un pubblico numerosissimo.
L’auditorium ha accolto con entusiasmo gli interventi degli illustri ospiti. L’assessora Valente ha fatto gli onori di casa, moderando la serata sul filo conduttore dell’importanza di custodire e valorizzare il patrimonio artistico identitario della città, richiamando l’attenzione sull’immenso valore culturale dell’opera. Ad aprire il dibattito, Gianpasquale Greco, dottore di ricerca in Storia dell’Arte presso l’Università “Federico II” di Napoli, che ha raccontato con entusiasmo il suo legame personale con Manfredonia – dovuto anche alla sua unione con una mattinatese – e il casuale e fortunato incontro con il dipinto nella Chiesa di San Francesco. Greco ha evidenziato l’importanza artistica dell’opera, inserendola nel contesto della produzione barocca napoletana e sottolineando la maestria di Andrea Vaccaro nel rappresentare la grazia e la devozione mariana. Ha inoltre ricordato che i dipinti di Vaccaro sono esposti in prestigiosi musei internazionali, tra cui il Museo di Capodimonte a Napoli, il Museo Nazionale di Praga e il Museo del Prado a Madrid.
A seguire, Giacomo Telera, cultore di storia locale, ha offerto al pubblico un affascinante excursus sulla Manfredonia del Seicento, tracciando un quadro vivido della città e dei suoi vescovi, che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del territorio. Il suo intervento ha aggiunto profondità storica alla narrazione, connettendo l’arte all’evoluzione sociale e religiosa della città.
Piercosimo Zino, storico dell’arte, ha completato il quadro con una panoramica sulla produzione artistica del tempo a Manfredonia, includendo reliquari, sculture e altri dipinti, che testimoniano la vivacità culturale del territorio durante il Seicento. La sua esposizione ha incantato il pubblico, suscitando un rinnovato interesse verso il patrimonio artistico locale.
La serata ha visto anche gli interventi del sindaco Domenico La Marca e dell’arcivescovo Padre Franco Moscone. Quest’ultimo, visibilmente compiaciuto, ha elogiato il valore dell’iniziativa, auspicando che eventi di questo tipo diventino una costante nel panorama culturale della città.
«Questa serata è stata una testimonianza concreta del potenziale del nostro patrimonio artistico – ha dichiarato l’assessora Maria Teresa Valente –. È fondamentale continuare a investire nella conoscenza e nella tutela delle nostre ricchezze culturali, per trasmettere alle future generazioni il valore della nostra storia e delle nostre radici. Grazie a iniziative come questa, Manfredonia si conferma una città capace di trasformare il passato in uno strumento di crescita culturale e sociale. Ora, gli estimatori del Vaccaro, artista apprezzato a livello internazionale, oltre che a Madrid o a Praga potranno ammirare una sua opera anche a Manfredonia».