Un protocollo d’intesa tra Comune, Centro studi Melillo e Centro studi naturalistici auspice il recente finanziamento della Regione Puglia
IL PROVVIDO finanziamento di 25mila euro disposto dalla Regione Puglia in favore del Centro residenziale di studi pugliesi “Michele Melillo” di Siponto con annesso Museo etnografico del Gargano, ha prodotto gli effetti attesi, quelli cioè di rilanciare una istituzione di grande valore storico-culturale. È infatti stato sottoscritto un protocollo d’intesa che impegna il Comune di Manfredonia, il Centro studi pugliesi “Melillo” e l’Associazione “Centro studi naturalistici Onlus”, a ridare vita ad un tesoro culturale di singolare prestigio, una realtà straordinaria di 20mila volumi e una collezione etnografica di oltre tre mila reperti rappresentativi delle arti e dei mestieri raccolti nel territorio del Tavoliere.
A SOTTOSCRIVERE il protocollo che fa seguito alla delibera di giunta comunale che sancisce la fruizione pubblica del Centro studi pugliesi Melillo, nel corso di una semplice e significativa cerimonia svoltasi al Municipio, il sindaco di Manfredonia Domenico La Marca, il Presidente della Fondazione “Centro residenziale Studi pugliesi Melillo” avvocato Dario Melillo, il Presidente del “Centro Studi naturalistici” Maurizio Gioiosa, che hanno all’unisono evidenziato la svolta densa di legittime promesse, impressa ad una realtà testimonianza di un passato socio-economico e di un prezioso supporto per lo studio della lingua italiana e degli usi e costumi del Tavoliere daunio.
PROMOTORE dell’opportuno risveglio del presidio “Melillo” riferimento gratificante per la cultura daunia-garganica, il consigliere regionale presidente del gruppo Pd, Paolo Campo, già sindaco di Manfredonia, che ha inserito il finanziamento al Centro studi e Museo etnografico di Siponto, in un pacchetto di misure a beneficio della comunità manfredoniana alle prese con una serie di problematiche sociali, economiche e culturali.
«UN CONCRETO incoraggiamento – ha evidenziato il sindaco La Marca – che ci consente di guardare con maggiore fiducia e concretezza al rilancio di una istituzione che rappresenta l’essenza del nostro territorio». Gli ha fatto eco l’avvocato Melillo (figlio di Michele) che ha espresso vivo compiacimento per «l’interesse verso una realtà colpevolmente trascurata e sottovalutata, realizzata con passione e rigore scientifico che ha costituito un riferimento qualificato per studi e ricerche non solo di studenti ma anche di professionisti e appassionati, sede di incontri culturali e non ultimo e secondario, attrazione turistica in un contesto turistico».
DAL CANTO suo Maurizio Gioiosa, partner operativo del progetto che guarda lontano, referente del gruppo di Volontari che gestisce l’oasi “Laguna del re”, un comprensorio naturalistico recuperato nel contesto dalla grande zona umida costiera affacciata sul golfo adriatico a pochi chilometri da Manfredonia, divenuto, assieme all’Oasi Lago Salso, una suggestiva accorsata meta turistica, ha rinnovato «l’impegno a rendere questo patrimonio culturale autorevole e rilevante sempre più fonte di consapevolezza e orgoglio per tutti».
Michele Apollonio