Se mi chiedessero cosa amo fare la risposta nascerebbe spontanea: solo camminando in riva al mare la mia mente si svuota. Questa è una delle cose che amo di più della mia città: il mare. Quando mi siedo dinanzi alle sue sponde, il suo odore mi rammenta i momenti più belli trascorsi con la mia famiglia: ogni volta che uscivo dall’acqua, il mio papà mi stringeva tra le sue braccia per non far avere il contatto dei miei piedini bagnati con la sabbia asciutta; la mia mamma, invece, mi portava il telo per potermi coprire da quelle piccole ondate di vento che rabbrividivano il mio umido corpicino. Voltando le spalle al mare, un magnifico panorama troneggia la mia vista: un imponente castello. È il castello Svevo Angioino, fatto costruire da Re Manfredi in persona, il figlio del famoso Federico II! Come un portagioie, questo castello custodisce al suo interno reperti archeologici che narrano la storia di Manfredonia e dell’antica Sipontum. Inoltre, in estate, dall’alto delle due torri, si può scorgere il lungomare con i diversi colori degli ombrelloni, quasi pare di vedere un arcobaleno. Però il tempo corre, quindi ben presto devo riprendere la mia camminata: dapprima mi faranno compagnia i folti alberi della villa e successivamente mi ritroverò al corso. Ormai il corso lo percorro molto spesso, quindi mi è sempre più difficile non darlo per scontato. Solo a Natale capisco la fortuna che ho: il corso è vita, con i negozi aperti e le luci sfavillanti, con alcuni abili cantanti che da alcuni mesi continuano a farci compagnia e, ammettiamolo, alcune delizie per il palato a cui solo un pazzo potrebbe dire di no! Come si fa a non volere un buon gelato da Tommasino? Continuando la mia dolce cavalcata, raggiungo il centro della mia città: la Cattedrale, situata in Piazza Giovanni XXIII. La chiesa è dedicata a San Lorenzo Maiorano patrono della città. Questo posto, per tutti noi, è sempre stato un punto di incontro per i nostri gruppi di amici. Quello che mi ha sempre colpito di questa Cattedrale sono le statue poste sulla cornice di questa chiesa perché non vorrei vederle da così lontano. Inoltre, il corso, insieme a Piazza Giovanni XXIII diventano centri importantissimi per ogni evento: nella piazza ci sono numerosi spettacoli, come quello messo in scena alla fine della festa patronale. Eppure, quello che mi colpisce maggiormente è il corso mascherato! Sì, mascherato per il Carnevale! Energia, felicità, costumi, colori, questo riesce a far nascere un sorriso spontaneo a grandi e piccini. In occasione di questa festa, iniziano ad essere costruiti anche i carri, che percorrono tutte le vie della città. In questi giorni la gente è alla pazza gioia, e non vede l’ora che arrivi l’eccezionale Notte Bianca; durante la quale le strade si illuminano grazie alle luci dei vestiti di chi sta sfilando. La città è in completo fermento. Ovviamente sono ben consapevole degli aspetti negativi che incombono sulla mia città. Però ho solo 13 anni, ho molti anni per far fronte a questi aspetti; quindi, per il momento voglio gustarmi solo quello di cui ho raccontato, tutto ciò che mi fa sorridere il cuore e il viso! Questo è l’invito che estendo anche a voi, miei cari lettori: non badate troppo agli errori di noi cittadini, al contrario, se venite a Manfredonia godetevi ciò che lei stessa vi offre, qualcosa che non vi deluderà facilmente.
Monica Bisceglie 3F
Istituto Comprensivo Giordani San Giovanni Bosco